Il via libera ai Pas da parte del Ministro Bussetti ha aperto nuovi scenari per il precariato della scuola. Infatti, con l’ok di Viale Trastevere alla proposta dei sindacati i precari con tre annualità di servizio, potranno partecipare sia al percorso abilitante riservato, sia al concorso scuola 2019 per la scuola secondaria, con una quota a loro riservata.
L’aspetto più importante relativo al PAS riguara senz’altro il fatto che tali docenti, con un percorso annuale da seguire presso le Università, potrebbero ritrovarsi abilitati e poi stabilizzati, cioè questi docenti potrebbero trasformare il loro contratto a tempo determinato a tempo indeterminato sfruttando proprio la fase transitoria.
Al momento sappiamo che il numero di docenti precari che dovrebbero essere coinvolti, ovvero i docenti con tre annualità, risulta essere di 55.604.
Di questi, una parte sarebbero immessi subito tramite il PAS che partirebbe il prima possibile, mentre il resto potrebbe anche andare a concorso. La quota che sarà immessa subito con il PAS, non è ancora stabilita ma probabilmente compresa fra i 20 e 25 mila posti e potrebbe nello stesso tempo concorrere al concorso scuola 2019 per la secondaria.
L’altro canale su cui potranno fare riferimento i docenti precari storici, è quello relativo alle agevolazioni al prossimo concorso scuola 2019: per chi ha già maturato almeno 36 mesi di servizio tempo determinato è prevista già una quota di riserva al prossimo concorso per la scuola secondaria. Tale quota, come preannunciato, dovrebbe aumentare dall’attuale 10% previsto dalla legge di bilancio 2019.
L’esatta percentuale ancora non è data saperla: si parla di un’ipotesi del 35%, anche se non è escluso che tale quota possa arrivare al 50%, proprio in seguito all’accordo fra organizzazioni sindacali e Ministro.
In tale accordo è previsto l’ingresso senza prova preselettiva dei precari al concorso, una quota riservata e l’assenza del requisito dei 24 CFU.
Risulta evidente che a fare chiarezza definitivamente sulla questione Pas e concorso scuola sarà il prossimo tavolo tematico, chiamato a gran voce dai sindacati.
Si spera che i prossimi incontri possano fare davvero chiarezza, perchè come abbiamo fatto notare chiaramente in precedenza, se non si arriva ad una soluzione definitiva fra le parti sul tema precari, l’iter di pubblicazione del bando del concorso scuola 2019 per la secondaria potrebbe subire ritardi.
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