Nel corso del question time del 10 luglio alla Camera dei deputati, il ministro Marco Bussetti ha parlato del testo relativo all’attivazione dei PAS e del concorso straordinario docenti con 36 mesi di servizio.
Il numero uno di Viale Trastevere, ha infatti riferito che il testo firmato con i sindacati contenenti i provvedimenti del PAS e del concorso straordinario, è stato inviato alla presidenza del Consiglio per il vaglio. La richiesta di Bussetti, è quella di inserire tale testo legislativa al primo provvedimento utile in Parlamento.
In pratica, Bussetti, conferma quanto già riferito in precedenza, ovvero che sarà presentato un decreto per approvare le misure per il precariato.
Questo vuol dire che i tempi per vedere Pas e bando del concorso straordinario non saranno brevi, perchè l’iter parlamentare potrebbe durare diverse settimane.
In questo modo, secondo Bussetti, da una parte “si intende rimediare alla storica carenza di personale docente abilitato all’insegnamento nella scuola secondaria – evitando così di dover continuare a ricorrere, anche in futuro, a contratti a tempo determinato con docenti non abilitati – e dall’altro ad ovviare alla carenza di personale di ruolo nelle scuole statali, acuitasi a seguito delle disposizioni relative alla cosiddetta ‘quota 100′”.
Il Ministro ha anche aggiunto, confermando quanto già riportato, che il bando del concorso scuola 2019 per la scuola secondaria sarà bandito entro l’anno.
A tale procedura, destinata ai laureati con 24 Cfu, potranno partecipare anche i precari con 36 mesi di servizio con una quota riservata, così come previsto dall’emendamento alla legge di approvazione di quota 100.
Il bando del concorso docenti straordinario arriverà ormai dopo l’estate, ad autunno già iniziato.
La procedura conferirà a tutti i vincitori l’abilitazione.
Al Pas docenti potranno partecipare i docenti con 36 mesi di servizio svolto nella scuola paritaria, rigettando la prima proposta che prevedeva tale servizio come in subordine rispetto alle supplenze sulla scuola statale.
Un altro punto importante risponde a molti lettori che hanno chiesto delucidazioni in merito negli ultimi giorni: il Pas sarà attivato entro e non oltre il 2019 e prevede più cicli. Pertanto, potrebbero esserci più di un possibilità per i precari.
Infine al Pas docenti, potranno accedere, e questa è una conferma, anche gli insegnanti di ruolo e i soggetti con dottorato di ricerca.
Ricordiamo che al termine del PAS, i partecipanti avranno l’abilitazione all’insegnamento e saranno inseriti nella seconda fascia di istituto, da cui pescare per le supplenze.
Potranno partecipare al concorso ordinario, tutti i candidati in possesso della laurea magistrale ma privi di abilitazione. A questo requisito, tuttavia, deve essere aggiunto il possesso dei 24 CFU, ovvero crediti formativi universitari nelle “discipline antropo-psico-pedagogiche e metodologie e tecnologie didattiche”, che restano requisito d’accesso come previsto dal Decreto Legislativo n. 59/2017.
Per quanto riguarda i posti banditi per il sostegno, oltre ad i requisiti dei posti comuni, sarà necessario avere la specializzazione sul sostegno.
Saranno moltissimi i neolaureati, che senza abilitazione potranno accarezzare l’idea di superare un concorso docenti 2019 e dopo alcuni mesi sedersi in cattedra ancora in giovane età.
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