Stavolta ci siamo: quanto pare il decreto legge contenente il pacchetto di misure per stabilizzare il precariato della scuola, approderà la prossima settimana in Consiglio dei Ministri. Le misure del decreto riguardano il concorso docenti precari con 36 mesi di servizio e i PAS, i percorsi abilitanti sempre per i precari.
Il concorso docenti riservato ai precari con 36 mesi di servizio si aggiunge al concorso scuola 2019 ordinario: in totale saranno 48 mila posti, di cui
Per essere ammessi alla prova orale basterà conseguire il punteggio di 6/10, riporta Italia Oggi, in deroga alla norma generale che prevede un punteggio minimo di 7/10 a tutte le prove. I costi del concorso riservato saranno posti interamente a carico dei candidati.
La procedura conferirà a tutti i vincitori l’abilitazione.
Per essere considerato valido, ogni anno di servizio dovrà essere stato prestato per almeno 180 giorni, anche non continuativi. In alternativa, se il servizio sarà stato prestato ininterrottamente dal 1° febbraio fino al termine dello scrutinio finale. Non viene valutato ai fini dell’accesso al concorso straordinario sarà il servizio prestato presso le scuole private paritarie.
Per quanto riguarda le immissioni in ruolo dopo il concorso scuola 2019, tale procedura avrà il 50% del contingente totale: ne consegue che, se i posti disponibili per le immissioni in ruolo in una classe di concorso saranno 100, sottolinea Italia Oggi, 25 posti andranno ai vincitori del concorso ordinario, 25 ai vincitori del concorso riservato e 50 posti agli aventi titolo all’assunzione tratti dallo scorrimento delle graduatorie a esaurimento.
Se dovessero essere esaurite le GaE, tale contingente verrà equamente distribuito fra le graduatorie di merito del concorso ordinario e straordinario.
Il decreto legge conterrà anche le disposizioni che regoleranno il PAS, i percorsi formativi speciali riservati proprio ai precari che possono vantare almeno tre anni di servizio prestato nel periodo compreso tra il 2011/12 e il 2018/19.
Anche in questo caso, ogni anno di servizio, per essere considerato valido dovrà essere stato prestato per almeno 180 giorni, anche non continuativi o in alternativa se il servizio è stato prestato ininterrottamente dal 1° febbraio fino al termine dello scrutinio finale.
In questo caso, tuttavia, sarà valido l’accesso con il servizio svolto nella scuola paritaria e nei percorsi di istruzione e formazione professionale. Il PAS sarà aperto alla partecipazione anche del personale di ruolo e ai dottori di ricerca, anche senza servizio triennale.
Accedono al PAS anche i candidati ammessi precedentemente a un percorso abilitante a qualsiasi titolo e che non abbiano potuto portarlo a termine a causa di una gravidanza o per motivi di salute.
Il corso si svolgerà su più cicli annuali e i relativi costi saranno posti interamente a carico dei corsisti. Il numero dei posti per i Pas sarà fissato dal ministero dell’istruzione regione per regione.
Ricordiamo che al termine del Pas 2019, i partecipanti avranno l’abilitazione all’insegnamento e saranno inseriti nella seconda fascia di istituto, da cui pescare per le supplenze.
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