Categorie: Concorsi

Pas e corsi di sostegno in Sardegna: i ritardi e l’insularità penalizzano i docenti

La situazione di grave ritardo si tramuta, giorno dopo giorno, in reale esclusione per moltissimi docenti dai possibili Percorsi Abilitanti Speciali. Il rischio è molto concreto e ci induce a intervenire presso l’Usr Sardegna con la richiesta di portare al tavolo, ancora una volta, le problematiche commesse ai Pas e ai corsi di sostegno attualmente inesistenti.
Il ritardo nell’emanazione dei provvedimenti relativi ai Pas e ai corsi di sostegno, nonché la diversa tempistica dell’emanazione dei bandi da parte delle università, stanno divenendo reale motivo di discriminazione rispetto alle pari opportunità che devono essere garantite agli aventi titolo a prescindere dalla loro collocazione geografica.
I nostri docenti conoscono solo ora gli elenchi degli ammessi ed i corsi attivati dalle università locali, come anche solo ora sono noti i corsi che non saranno attivati in Sardegna, pertanto si dovrà fare riferimento ad altre regioni, per altro non note. Infatti tutto ciò accade senza nessun coordinamento inter-regionale. Inoltre la maggior parte delle università delle altre regioni ha già esperito tutte le prassi di accettazione delle iscrizioni ed ha chiuso gli accessi.
L’assenza di coordinamento inter-regionale tra gli Uussrr e le Università è un dato enormemente negativo che comporta una fortissima penalizzazione professionale e lavorativa per il personale precario della nostra Isola, con conseguente possibilità di apertura a “personale professionalizzato” proveniente dal resto della nazione.
Chiediamo alla nostra classe politica di intervenire in modo deciso con interrogazioni parlamentari per comprendere come mai ai docenti precari sardi si precluda la possibilità di frequentare corsi professionalizzanti che consentirebbero sbocchi lavorativi maggiormente garantiti.
Il rischio che troppi docenti sardi rimangano fuori dai percorsi universitari previsti dai decreti ministeriali impone, allo stato attuale, interventi immediati affinché si trovino soluzioni non più prorogabili .
La Cisl Scuola denuncia la forte discriminazione determinata dall’insularità e dalla scarsa attenzione alle problematiche che la stessa pone rispetto alla mancata attivazione dei corsi nelle nostre università.
La voce degli altri

Articoli recenti

Un dipendete su tre pronto lasciare il lavoro e il 53% è stressato

Se il 63% dei lavoratori e delle lavoratrici italiani, pur avendo  una percezione positiva del proprio…

18/11/2024

Lo jus Italiae può essere di aiuto alla diplomazia: parola di ministro degli esteri

Il vicepresidente del Consigli e ministro degli Esteri Antonio Tajani in un’intervista rilasciata a “Tuttosport”, ha affermato:…

18/11/2024

La prima causa di morte tra giovani: gli incidenti stradali

In quattro giorni 22 morti, e nella sola giornata in ricordo delle vittime della strada,…

18/11/2024

Personale ATA: posizioni economiche in godimento e attribuzione delle nuove posizioni con procedura selettiva

In attuazione a quanto previsto dal CCNL 2019/2021, il decreto 140/2024, determina il numero delle…

18/11/2024

Le chat dei genitori sono fabbriche di paranoia e rabbia collettiva, vanno vietate per legge: lo psicoterapeuta Lavenia è sicuro

“A Castellammare di Stabia si è superato ogni limite: una docente è finita vittima di…

18/11/2024

Landini (Cgil) boccia la Legge di Bilancio: toglie scuola e sanità, non tocca gli evasori, apre ai condoni

La legge di Bilancio è iniqua: toglie alla spesa pubblica, quindi a scuola e sanità,…

17/11/2024