La notizia dell’apertura ai corsi abilitanti, i cosiddetti Pas, ma anche alle assunzioni di quasi 17 mila maestri a seguito del concorso di infanzia e primaria, ha provocato il dissenso del Partito Democratico.
Zingaretti: conti fuori controllo, altro che aumenti di personale
Il segretario del Pd, Nicola Zingaretti, in due interviste alla Stampa e all’Unità, tornato il 25 maggio in edicola per un giorno, ha detto che “il populismo è in un vicolo cieco. L’inganno dei populisti si sta smontando e l’unica alternativa credibile siamo noi”.
Sulle assunzioni promesse dal governo nella scuola e nella sanità, prosegue il segretario del Pd, i nostri governanti “fanno finta di non sapere che i conti sono fuori controllo e Tria, il loro ministro del Tesoro, ha confermato che dopo le elezioni o aumenta l’Iva o inizia una pesantissima stagione di tagli. Altro che aumenti di personale”, commenta il leader del Pd
Dopo le Europee, “il governo non si rafforzerà certo, con la manovra da attuare. E se dovesse cadere, il Pd chiederà di andare al voto”, dice ancora Zingaretti.
Ascani: “ma chi vogliono prendere in giro?”
Contro il ministro Marco Bussetti continua a schierarsi la vicepresidente del Pd, Anna Ascani: il responsabile del Miur “conferma in un’intervista alla ‘Stampa’ che quelle sulle assunzioni dei precari della scuola sono solo chiacchiere. Non c’è nessuna norma presentata, non ci sono coperture economiche, non ci sono impegni di spesa, non c’è una data. Non c’è niente: solo chiacchiere a poche ore dalle elezioni. Ma chi vogliono prendere in giro?”.
“Pensare di illudere le persone con la promessa di una pioggia di assunzioni quando il Governo non ha ancora detto come troverà oltre 30 miliardi che serviranno per la Legge di Bilancio è davvero vergognoso”, conclude Ascani.