Firmata l’intesa tra governo e sindacati sul reclutamento. La trattativa, durata settimane, si è conclusa positivamente e al termine dell’incontro di stasera è stato firmato l’accordo.
Il documento (clicca qui)
Così il ministro dell’Istruzione, Marco Bussetti: “Soddisfazione per l’accordo raggiunto con i sindacati su reclutamento e Pas. Daremo risposta seria al precariato. Parte una nuova stagione di concorsi. Questo Governo sta mostrando grande attenzione verso il comparto dell’Istruzione”.
Soddisfazione per l'accordo raggiunto con i sindacati su reclutamento e Pas. Daremo risposta seria al precariato. Parte una nuova stagione di concorsi. Questo Governo sta mostrando grande attenzione verso il comparto dell’Istruzione. pic.twitter.com/R0c9VzQVAF
— Marco Bussetti (@bussetti_marco) June 11, 2019
Cosa prevede l’intesa
- aperto a tutti i docenti con tre annualità di servizio nelle scuole statali, paritarie e percorsi di istruzione e formazione professionale limitatamente all’obbligo scolastico
- attivato entro e non oltre il 2019
- articolato su più cicli annuali
- aperto alla partecipazione anche del personale di ruolo e ai dottori di ricerca
- l’accesso ai docenti con tre annualità di servizio nella scuola statale maturate negli ultimi 8 anni
- il requisito di avere svolto almeno 1 anno di servizio nella classe di concorso specifica per la quale si concorre
- la valorizzazione del servizio prestato
- una prova scritta computer based
- una prova orale non selettiva
La procedura conferirà a tutti i vincitori l’abilitazione.
Ulteriori 24.000 posti saranno poi destinati a un concorso ordinario per laureati in possesso dei requisiti previsti dalla disciplina vigente, fra cui 24 crediti formativi in ambito antropo-psico-pedagogico e metodologie e tecnologie didattiche.
“Con questi due concorsi per la scuola secondaria bandiremo, fra straordinario e ordinario, quasi 50mila posti. Altri 17.000 sono quelli del concorso ordinario per infanzia e primaria – conclude Bussetti –. Nei prossimi mesi, dunque, bandiremo quasi 70.000 posti nella scuola”.
Le organizzazioni sindacali esprimono soddisfazione per gli esiti della trattativa, che si è conclusa con una mediazione positiva che è riuscita a tenere insieme gli interessi dei lavoratori coinvolti con le esigenze di funzionamento della scuola.
Ricordiamo, che il testo dell’intesa arriverà in Parlamento: infatti, l’idea del Governo è quella di inserirlo come emendamento al decreto crescita. Bisogna adesso valutare i tempi tecnici dell’iter parlamentare.