Pas, le domande regolari sono 66mila. Ancora tanti nodi da sciogliere
Scende a 65.973 il numero di candidati a frequentare i Percorsi abilitanti speciali: dalle 68.892 domande inoltrate, il ministero dell’Istruzione ha già individuato 2.919 prive dei requisiti minimi necessari (vi sarebbero presenti nel sistema telematico altre 7mila domande però mai inoltrate). I dati ufficiali sono stati comunicati ai sindacati il 13 settembre, assieme ad alcune tabelle sui diversi ordini di scuola (anche se ancora senza alcun riferimento alle singole classi di concorso): 8.685 le domande regolari per la scuola d’infanzia, 15.043 per la primaria, 17.958 per la secondaria di primo grado e 24.278 per quella di secondo grado.
Per quanto riguarda la prima tornata di corsi abilitanti, il Miur ha comunicato che se le procedure non subiranno ulteriori intoppi dovrebbe terminare nel corso della prossima estate. Nelle classi di concorso per le quali è stato presentato un alto numero di domande, soprattutto in alcune regioni (Lombardia, Veneto, Lazio, Campania, Sicilia), sarà comunque necessario attivare almeno una seconda annualità di corsi
Secondo la Uil Scuola rimangono in piedi “le problematiche connesse alla distribuzione più idonea dei corsisti tra le diverse università, il possibile recupero degli esclusi, la possibilità di utilizzare le scuole nei percorsi formativi ed altre saranno affrontate in un incontro specifico già programmato per il prossimo 17 settembre”.
Indicazioni arrivano anche dalla Gilda degli insegnanti: “si tratta ora di affrontare i complessi problemi di organizzazione accentuati anche dalla strutturale mancanza di collaborazione del settore universitario che spesso vede i PAS o come una entrata monetaria accessoria o come un fastidio”. Nei giorni scorsi su questo ultimo punto, vi era stata anche una precisa denuncia della Cisl Scuola.
L´amministrazione ha però cercato di tranquillizzare i rappresentanti dei lavoratori, ricordando che tutte le università sono tenute a collaborare e partecipare all´organizzazione dei PAS e che i PAS devono finire necessariamente entro giugno-luglio 2014.
Dalla prossima settimana si apriranno tavoli con le organizzazioni sindacali (il primo il prossimo martedì 17 settembre) per definire i problemi riscontrati in merito al riconoscimento dei titoli, degli anni di servizio e alle modalità di organizzazione (ad iniziare quelli del settore AFAM e arti applicate, classi di concorso con numeri inferiori a 10, Itp) I sindacati, dal canto loro, si sono impegnati a rappresentare le situazioni di criticità: in particolare, è stato chiesto di garantire l’avvio dei corsi su tutte le discipline e su tutti i territori, attraverso il pieno coinvolgimento delle università incaricate; di valorizzare il contributo delle scuole nei percorsi formativi abilitanti; di assicurare a tutti la fruizione dei corsi, anche ai docenti appartenenti a classi di concorso con numeri limitati (sotto alle 10 unità, soprattutto arti applicate, discipline tecniche, professionali e musicali) individuando specifiche modalità organizzative; di consentire la spendibilità contestuale dei titoli acquisiti nei percorsi ordinari e nei percorsi speciali abilitanti.
Per quanto riguarda i candidati che si sono avvalsi dell’a.s. 2012/13 per raggiungere le tre annualità minime di accesso, il Miur ha fatto intendere che dovrebbero essere tra gli ultimi a partecipare ai Pas.
Sulla spendibilità immediata del titolo, l´amministrazione dopo aver spiegato che nel 2014 intende anticipare le scadenze in merito all´aggiornamento triennale (di norma in primavera) delle Gae e delle graduatorie di Istituto (di norma ad inizio estate), ha annunciato l’intenzione di farvi inserire gli iscritti ai PAS con la modalità della riserva. Nessun riferimento, ancora una volta, sui costi che le università richiederanno ai corsisti.