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Pas primaria e infanzia: l’attesa dei diplomati magistrali tra aspettative, rassicurazioni e illusioni

Ormai il mese di gennaio volge al termine e per i diplomati magistrali la questione dell’attivazione dei PAS, per quanto ammantata di irragionevolezza e di negazione del valore di un titolo acquisito in totale aderenza alla normativa che lo ha definito, sembra una chimera. Piegati da una norma che potrebbe porre fine ad anni di attese, di “disattenzione”, di “sviste” e di travisamenti nei loro riguardi, da parte di un’amministrazione che però non ha esitato a servirsi della loro prestazione professionale, i diplomati magistrali ancora non sanno dove e quando saranno attivati per loro i Pas, mentre sanno con assoluta certezza che alcune regioni hanno ufficializzato la loro chiusura alla loro attivazione. Ma anche su questo punto regnano confusione e interpretazioni arbitrarie, visto che, sui siti degli USR non è specificato se a la dichiarata non attivazione dei Pas riguarda le università pubbliche, quelle private o tutte e due le tipologie.
Dall’ultima nota del MIUR a riguardo, infatti, emerge tra le righe la possibilità che le università private, sebbene non prioritariamente, possano procedere all’attivazione dei percorsi abilitanti speciali anche per i diplomati magistrali, anche se a tutt’oggi non sono arrivate né conferme, né smentite, tanto meno notizie di imminenti attivazioni.
Ci chiediamo per quanto tempo ancora la categoria dei docenti possessori di questo titolo debba subire tale trattamento, nonostante gli anni di servizio prestato senza alcuna possibilità reale di migliorare la loro posiziona lavorativa, e per quale ragione le università abbiano deciso di disattendere una norma dello Stato, schierandosi dichiaratamente e acriticamente contro una categoria di docenti legittima e in servizio, sebbene a tempo determinato.
Vogliamo ricordare a tutti, in ultimo, che alcune recenti pronunce dell’Europa e una sentenza assai significativa del TAR di Torino hanno chiarito che il diploma magistrale, conseguito entro l’anno scolastico 2001/2002, è a tutti gli effetti titolo valido all’insegnamento, proprio perché conseguito quando la normativa prevedeva che questo titolo, tra l’altro, fosse l’unico titolo valido per insegnare nell’allora scuola elementare e dell’infanzia. Inoltre, proprio nella citata sentenza, si sostiene l’illogica e ingiustificata, quanto arbitraria decisione da parte dell’amministrazione locale, di differenziare il titolo di diploma magistrale rispetto ai titoli d’accesso all’insegnamento, disposti successivamente. Ora: quante sentenze dovranno essere emesse prima di veder rispettata la normativa relativa al diploma magistrale? Quanto tempo e quanta vita dovrà ancora passare per vedere la fine di una vicenda tanto vergognosa? Perché la vita passa, ma noi non lasceremo passare che altre illegittime e arbitrarie decisioni vengano disposte a danno dei docenti italiani possessori di questo titolo.
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