Le stime del ministero dell’Istruzione erano corrette: sono quasi 70 mila le domande di partecipazione ai Percorsi abilitanti speciali, i corsi abilitanti riservati al personale precario con tre anni di supplenze svolte in possesso del titolo prescritto. A darne comunicazione, anticipando quella ufficiale del Miur, è il segretario della Cisl Scuola, Francesco Scrima. “È un numero rilevante, come ci si attendeva”, spiega il sindacalista. Ma aggiunge anche che da viale Trastevere dovranno tenere la ‘guardia alta’: “giungono segnali preoccupanti – denuncua Scrima – di un possibile atteggiamento di disimpegno che talune Università sembrerebbero intenzionate a mettere in atto, rifiutandosi di procedere all’attivazione dei Pas”.
Secondo il leader della Cisl Scuola che “è di tutta evidenza il grave danno che ne deriverebbe per tutti coloro che vedrebbero vanificarsi l’opportunità di conseguire l’abilitazione, o sarebbero costretti a sopportare oneri non indifferenti per accedere a percorsi formativi attivati in sedi molto lontane dalla propria residenza”. Questa sarebbe, a detta del segretario del sindacato confederale, “un’eventualità incomprensibile e inaccettabile”, perché “l’autonomia delle Università non può diventare fattore sperequante nell’attuazione di norme vigenti e di provvedimenti del Miur la cui valenza nazionale non può essere ignorata, né disattesa”.
Per questa ragione, annuncia, “la Cisl Scuola chiederà al ministro di intervenire affinché le Università adottino tempestivamente le deliberazioni di loro competenza in attuazione del DM 25 marzo 2013. Le annunciate manifestazioni di protesta del personale precario sono più che legittime e trovano tutto il nostro appoggio. Sono tantissime le persone che lavorano precariamente nella scuola, accumulando anni di esperienza ‘sul campo’ che non può essere ignorata e che giustamente chiede di essere valorizzata. Noi consideriamo quel bagaglio di esperienza – conclude l’esponente della Cisl – come uno dei fattori che possono concorrere a realizzare un obiettivo di fondamentale importanza: assicurare alla scuola il più alto livello possibile di qualità della classe docente”. Vale la pena ricordare che nelle prossime settimane dovranno essere esplicitati i costi e le modalità organizzative dei Pas. Dal Miur, inoltre, dovranno verificare la validità delle domande presentate.