Sono un docente precario, insegno da 6 anni ed anche l’anno prossimo sarò in cattedra da precario.
Dopo l’intesa siglata tra sindacati e MIUR per il superamento del precariato, le resistenze del Movimento 5 stelle e soprattutto dell’On. Azzolina si sono mostrate sempre più forti.
La paura di non vedere in cattedra gli idonei del concorso 2016 sembra essere il principale cruccio dell’onorevole ma, a leggere anche superficialmente il testo dell’intesa, è scritto a chiare lettere che i vincitori e gli idonei dei concorsi svolti nel 2016 e nel 2018 avranno assoluta precedenza.
Mi chiedo perché il problema non si ponga quando, invece di focalizzarsi sul concorso selettivo riservato ai precari, l’onorevole parla del concorso calderone aperto a chissà quante centinaia di migliaia di aspiranti docenti.
Proprio oggi un comunicato sindacale congiunto invita il governo a non soprassedere sulla messa in atto dell’intesa. Ricordo al movimento e all’onorevole che gli accordi scritti vanno onorati e lo faccio con le sue stesse parole, utilizzate sotto ad un post del Sen. Pittoni, che ricordava il lavoro del ministero in merito alla questione precariato, alla fine dello scorso anno: “Scripta Manent, Verba Volant”.
Il Ministro Bussetti ha sottoscritto l’intesa ed è ora di darne attuazione: se Il movimento ha voglia di continuare a denigrare ciò che è stato concordato, abbia il coraggio di staccare la spina a questo governo, perché non ha timore di mandare per strada più di 55mila docenti. Più di 55mila famiglie.
Gaspare Barbera
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