Abbiamo già riferito della conclusione del tavolo tecnico fra Miur e sindacati in merito al reclutamento e stabilizzazione dei precari della scuola con tre anni di servizio. La prossima settimana potrebbe anche chiudersi la trattativa, con un nuovo incontro.
Dal tavolo del 3 giugno sono però emersi altri particolari a proposito del PAS. Infatti, se è confermato che ci sarà un contingente, calcolato in 24250 posti destinato ad una procedura riservata al prossimo concorso scuola 2019, sappiamo che l’intenzione del Miur è quella di far abilitare i precari storici che non rientreranno nel contingente di stabilizzazione immediata.
Per cui, al prossimo PAS, dovrebbero partecipare anche i docenti che hanno tre anni di servizio nelle scuole paritarie.
Tuttavia, tale requisito vale in subordine, nel senso che verrà data la precedenza ai docenti che tre annualità di servizio nella scuola statale.
Potranno anche abilitarsi, in base a quanto riferiscono i sindacati, i docenti di ruolo che vogliono acquisire l’abilitazione in un’altra classe di concorso per cui hanno titolo ad insegnare.
Ma anche i laureati con dottorato di ricerca ed i docenti che hanno maturato le tre annualità di servizio nell’ambito della Formazione Professionale insegnando nei bienni utili per l’assolvimento dell’obbligo scolastico.
Per coloro che affronteranno il PAS e dovrebbero essere immessi in ruolo subito, tuttavia dovranno mettersi in fila per la stabilizzazione: infatti, bisogna ricordare che tali graduatorie PAS saranno in subordine alle GaE e alle graduatorie dei concorsi del 2016 e 2018. Ciò non toglie che in alcune regioni italiane alcune classi di concorso hanno le “vecchie graduatorie” già esaurite e queste potrebbe rivelarsi un vantaggio per alcuni candidati.
Gli aspiranti parteciperanno alla fase transitoria con la seguente modalità:
– Presentazione della domanda in una sola regione;
– Accesso selettivo per soli titoli (laurea) e servizi finalizzato alla copertura di tutti i posti disponibili all’interno della regione;
– I candidati che rientrano nel contingente accedono al PAS in quella regione e contestualmente lavoreranno su un posto disponibile fino al 31 agosto.
Se la valutazione di merito finale del percorso abilitante è positiva, si procede all’immissione in ruolo con anno di prova;
– Coloro che non rientrano nel contingente svolgeranno il PAS nella regione/provincia nella quale sono inseriti nelle graduatorie di istituto.
Il PAS sarà organizzato dalle Università in collaborazione con le scuole.
Per essere efficace, la fase transitoria deve partire dal 1°settembre 2019 e le graduatorie devono pertanto essere pronte entro il 31 luglio 2019. Su questa tempistica però, pesa senza dubbio l’iter politico dell’emendamento, che potrebbe condizionare le scadenze proposte.
Ma chi è che può partecipare ai PAS? Ecco quali sono i requisiti
– Il servizio deve essere stato prestato per almeno 180 gg. per anno scolastico; vale anche il servizio prestato nell’anno scolastico 2018/19.
– Si può partecipare se almeno una delle annualità è stata svolta sulla classe di concorso per la quale si intende concorrere.
– La procedura si svolge anche per il sostegno e vi può accedere chi ha prestato almeno un anno di servizio su tale tipologia di posto.
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