“Se cado per terra, cado al piano di sotto”, “Non vogliamo aver paura di camminare in corridoio”, “Voi mandereste mai i vostri figli in questa scuola?”, “No aule sicure, no alunni”. Sono alcuni degli slogan, racconta l’Ansa, mostrati da oltre 200 studenti dell’istituto onnicomprensivo Pascoli di Sanremo (che comprende il professionale e il turistico), i quali hanno protestato davanti al Comune, denunciando le cattive condizioni strutturali dell’edificio, dove avvengono crolli di intonaci, crepe si aprono sui muri e piastrelle si staccano.
I ragazzi hanno incontrato sul portone di Palazzo Bellevue il sindaco Alberto Biancheri e l’assessore Giorgio Trucco, i quali hanno assicurato gli studenti un loro sollecito intervento, invitandoli, però, a studiare.
I ragazzi hanno presentato un “libro nero” della scuola, segnalando, classe per classe i problemi: dal buco sul soffitto, alla crepa sul muro, alla finestra che cade; al lampadario che rischia di crollare, a causa dei colpi provenienti dal piano di sopra.
E dire che a Sanremo si celebra la bellezza, anche se in forma di canzoni, mentre a qualcuno sarà venuto pure il sospetto: ma qualche briciola dei milioni spesi per il Festival, non può andare anche per mettere in sicurezza la scuola?
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