Saranno delle vacanze pasquali particolarmente scaglionate quelle che quest’anno si apprestano a vivere i quasi 9 milioni di studenti e i circa 800.000 docenti italiani: mentre in Alto Adige, Lazio, Liguria, Umbria e Veneto la pausa ha avuto il via con il termine delle lezioni di sabato 27 marzo, tutte le altre Regioni (Abruzzo, Basilicata, Campania, Calabria, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana ed Umbria) hanno deciso che la sospensione avverrà solo giovedì 1° aprile. A rendere però la situazione ancora più diversificata è stata però la tornata per il rinnovo di una parte delle giunte regionali, provinciali e comunali: negli istituti individuati come seggio, le lezioni sono stati infatti interrotte prima di tutti gli altri, entro le ore 14,00 di venerdì 26 marzo. E laddove si effettuerà il ballottaggio, in tutto una quarantina tra Province e Comuni, potrebbero riaprire solo per qualche giorno, visto che la seconda “chiamata” alle urne costringerà di nuovo alunni ed insegnanti a rimanere a casa.
Nelle scuole-seggio delle località del Piemonte dove si tornerà a votare una seconda volta si prospetta una chiusura di ben 18 giorni consecutivi (festività comprese): poiché la Regione ha deciso di chiudere gli istituti dal 1° al 10 aprile, viene da sé che le lezioni, interrotte a partire da sabato 27 marzo compreso, riprenderanno solo mercoledì 14 aprile (dopo la pulizia delle stesse conseguenti ai ballottaggi).
Molto prima, invece, si comincerà a fare compiti e verifiche negli altri istituti: martedì 6 aprile saranno di già sui banchi gli iscritti in Alto Adige e Veneto. Il giorno dopo, mercoledì 7, toccherà a Basilicata, Calabria, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana, Umbria e Valle d’Aosta la data del rientro è fissata per. Giovedì 8 aprile sarà la volta di coloro che seguono le lezioni in Abruzzo, Campania e Trentino. Poi sarà la volta del Piemonte.