Il 19 marzo è la Giornata Mondiale del Sonno
Due docenti su tre risentono del cambio dell’ora da legale solare: una percentuale che sale tra coloro che gravitano nel mondo della scuola e a risentirne è anche oltre la metà degli studenti. Sono questi i risultati dell’ultimo sondaggio della Tecnica della Scuola, realizzato in collaborazione con Assirem (Associazione Scientifica Italiana per la Ricerca e l’Educazione nella Medicina del Sonno) sono stati circa 500 lettori, metà dei quali insegnanti (51,6% di risposte), ben distribuiti su tutto il territorio nazionale.
Dalla rilevazione sono risultati esattamente equidistanti le posizioni dei docenti sul cambio d’ora avvenuto pochi giorni fa: registriamo infatti un 47,1% di consensi per l’ora solare (che garantisce un risveglio più luminoso, ma con il pomeriggio che si oscura prima), a fronte di un 47,9% di persone che preferisce l’ora legale.
Divergenti, invece, le risposte della categoria Altro, che include il personale Ata, i dirigenti, gli studenti, i genitori. Tra questi, l’83,8% dice di gradire l’ora solare (che quindi si potrebbe essere mantenuta per tutto l’anno), contro un modesto 14,3% che invece preferisce l’ora legale.
Ma cosa comporta la divisione dell’anno in due diverse concezioni del tempo? Sei docenti su dieci riscontrano su sé stessi dei disturbi di attenzione, di concentrazione o di stanchezza a seguito del cambio dell’ora da legale a solare.
E lo stesso si può dire, sempre in base ai risultati derivanti dal sondaggio della ‘Tecnica della Scuola’, per l’86,5% di risposte della categoria che abbiamo definito con la voce Altro.
Quanto ai disturbi eventualmente riscontrati sugli alunni, il 53,4% degli insegnanti ammette di avere notato del malessere negli allievi proprio a ridosso del cambio dell’ora diventata a fine ottobre solare; mentre il 35,3% non ha notato nulla di strano e circa il 10% non ha saputo fornire una risposta.
Insomma, è più facile riscontrare dei disturbi su di sé che sugli altri, segno, forse, che l’empatia o l’attenzione agli altri non è poi così scontata neanche tra le mura scolastiche.
Precisiamo che l’indagine è stata realizzata dalla testata giornalistica “La Tecnica della Scuola” nel periodo che va dal 4 ottobre al 7 novembre 2022. Hanno partecipato 490 lettori. Il sondaggio non ha carattere di scientificità: i risultati derivano da conteggi automatici.
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