Per capire se la non restituzione degli aumenti (ed eventuali arretrati) percepiti nel corso del 2013 riguarderà davvero tutto il personale o solo una parte di esso è bene aspettare ancora qualche giorno quando docenti e Ata avranno in mano il cedolino dello stipendio di gennaio.
C’è infatti il dubbio che qualche migliaio di dipendenti pur non dovendo restituire l’arretrato di troverà comunque retrocesso di posizione stipendiale.
Perché potrebbe accadere questo?
E’ presto detto.
Secondo i calcoli del Mef il personale che aveva maturato lo scatto a partire da settembre 2013 avrebbe dovuto restituire quanto percepito da settembre a dicembre e a partire da gennaio 2014 sarebbe dovuto retrocedere alla posizione stipendiale precedente.
Ora, secondo quanto dichiarato da Carrozza e Saccomanni, a nessun dipendente verrà richiesta la restituzione di quanto percepito “in più” nel 2013, ma nulla è stato detto su questo caso specifico che pur essendo limitato riguarda comunque qualche migliaio di persone.
Facciamo una ipotesi-tipo, tanto per capire la questione.
L’insegnante X, a seguito dello scatto stipendiale che gli competeva, a settembre è passato da 1.500 a 1.600 euro, stipendio che ha riscosso fin o a dicembre. In totale ha incassato 400 euro in più di quanto avrebbe percepito se lo stipendio non fosse stato aggiornato (in realtà bisogna aggiungere anche 4/12 di tredicesima e cioè altri 30 euro circa).
Secondo la nota del MEF del 27 dicembre questo insegnante avrebbe dovuto quindi restituire 430 euro in tre rate (150 a gennaio e febbraio e 130 a marzo). Inoltre sempre a partire da gennaio sarebbe dovuto ritornare allo stipendio di 1.500 euro.
Ebbene i 430 euro non dovranno essere restituiti ma è molto probabile che questo insegnante, a partire da gennaio, torni allo stipendio di 1.500 euro.
E questo, fino a quando non verrà sottoscritto il nuovo contratto analogo a quello del marzo 2013. A quel punto tornerà allo stipendio di 1.600 euro e incasserà gli arretrati a partire da gennaio 2014 nella misura di 100 euro mensili.
Insomma, un vero pasticcio.
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