Il Corriere della Sera, riportando la notizia, scrive pure che oltre 6 mila medici specializzandi potranno ricorrere per richiedere l’ingresso in sovrannumero in seguito al caos dei test di ammissione alle scuole di specializzazione in medicina. Fissato il termine ultimo per il 24 novembre, data di spedizione della raccomandata con ricevuta di andata e ritorno, tra i patrocinatori c’è pure la collaborazione della Fp Cgil Medici.
“Tutte le irregolarità già riscontrate saranno inoltre raccolte in un esposto penale che sarà consegnato alla Procura della Repubblica di Roma nei prossimi giorni. Per ulteriori segnalazioni di anomalie e irregolarità è stato aperto uno sportello gratuito online e sono state programmate una serie di riunioni aperte e senza impegno per i ricorrenti su tutto il territorio nazionale, a partire da quella del 13 novembre a Roma, con ulteriori incontri a Bologna e Messina”.
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Il Miur, fa la cronistoria il Corriere, aveva annunciato l’annullamento delle prove del 29 e 31 ottobre a causa dell’inversione delle domande dell’area medica con quelle dell’area dei servizi clinici. Due giorni dopo, il ministro Giannini aveva fatto dietrofront annunciando che, per minimizzare il danno subito dai giovani medici, il ministero d’accordo con l’Avvocatura di Stato, aveva trovato il modo di non far ripetere il test. Poiché solo due delle trenta domande proposte non erano coerenti con la rispettiva area, bastava neutralizzarle e ricalcolare così il punteggio dei candidati. Una soluzione che però non ha soddisfatto i medici specializzandi che a questo punto chiedono di essere accolti in massa: 12 mila borse di studio per i 12 mila candidati di quest’anno.