E’ stato firmato alla Regione Piemonte un protocollo d’intesa pere avviare un’attività di monitoraggio sul fenomeno del cyberbullismo in 48 scuole pilota del Piemonte. Mello stesso tempo, si punta ad istituzionalizzare e ad estendere su base regionale il “patentino” rilasciato ai ragazzi e alle ragazze che si impegnano ad un utilizzo responsabile dei social.
Le scuole coinvolte
Il lavoro di ricerca e formazione coinvolgerà 48 Istituti (classi III della scuola secondaria di I grado, classi IV della scuola secondaria di II grado, III anno della formazione professionale) per un totale di circa 56 classi e una media di 1.120 alunni coinvolti.
L’iniziativa – riporta il quotidiano La Stampa- è stata illustrata da Alessandro De Cillis, presidente Corecom Piemonte, Gianluca Nargiso, vicepresidente Corecom, Stefano Geuna, rettore Università degli Studi di Torino, Anna Rosa Favretto, Università degli Studi del Piemonte Orientale, Ylenia Serra, garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza, Emma Avezzù, procuratore per i minorenni presso il Tribunale di Torino, Leonardo Filippone, dirigente Ufficio Scolastico Regionale, Elena Ferrara, Ufficio Scolastico Regionale, già parlamentare e prima firmataria della legge nazionale.
Uso responsabile dello smartphone
Con la “patente di smartphone”, si cerca di promuovere percorsi formativi per l’acquisizione delle competenze sull’uso responsabile del web e dei social network e di progetti volti a sostenere lo sviluppo di una piena cittadinanza digitale, aumentando la capacità degli studenti di appropriarsi dei media digitali. Tutto questo, senza prescindere dagli insegnanti e dagli stessi genitori.