Attualità

Patrick Zaki consegna la tesi. Chiede di ritornare a Bologna per discuterla

Patrick Zaki, lo studente egiziano che non può lasciare Il Cairo per mai chiarite accuse di diffusione di notizie false e altri reati dal governo egiziano, attende di laurearsi dopo aver concluso il suo percorso del master all’università di Bologna, ma lo farà senza una sentenza sul suo caso.

Zaki ha consegnato la tesi di laurea nella sua facoltà e chiede ora di discuterla in Italia, come dovrebbe essere suo diritto. Dopo quattro anni di duro lavoro, scrive lo stesso Zaki, il suo percorso accademico è terminato e la conclusione perfetta sarebbe appunto quella di poter discutere l’elaborato in presenza in Italia, all’ateneo di Bologna.

Ha chiesto dunque un permesso per un esonero dal divieto di viaggio, e recarsi nell’ateneo bolognese per la discussione di laurea di inizio luglio. La richiesta è stata inoltrata al procuratore generale egiziano per partecipare alla sessione. Ancora nessuna sentenza sul suo caso giudiziario è stata emesse, ma solo rinvii dopo rinvii, come l’ultimo avvenuto lo scorso 9 maggio, allorché il giudice non si era presentato in aula per annunciare il verdetto.

Il prossimo verdetto è atteso per il 18 luglio, mentre il giovane, anche se libero ormai dal 2021,non può espatriare, a causa del divieto delle autorità egiziane.  

Per questo, riferiscono le agenzie, Amnesty International Italia, si è detto entusiasta della richiesta di Patrick Zaki, facendo sapere che l’occasione per l’Egitto, di accettare la sua richiesta, è quella di mostrare umanità.

Servirà adesso il permesso per un esonero dal divieto di viaggio, ottenibile sotto lascito delle autorità egiziane. Per quanto riguarda il divieto di viaggio, il Parlamento Europeo aveva approvato una risoluzione in cui criticava l’Egitto e la situazione relativa ai diritti umani nel Paese, chiedendo nel 2022 la revoca al divieto di viaggio del ricercatore.

Pasquale Almirante

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