Così il ministro della Funzione Pubblica Filippo Patroni Griffi, che in un intervista alla Stampa dice “basta” ai “messaggi da bar del tipo saranno colpiti deboli e meno raccomandati”, e auspica che “non si enfatizzino i momenti di conflitto”. “L’Italia e l’Europa non sono due entità distinte. Con il rigore seguiamo un’ottica di politica europea”, rileva Patroni Griffi. “Gli sforzi vanno visti come momento di una politica che si gioca anche altrove. Si deve arrivare al tavolo Ue con le carte in regola” per “giocare la partita da attori”. Adesso occorre “mantenere la guardia sui conti pubblici, puntare sulla spending review e liberare risorse economiche private”, afferma il ministro, che si dice d’accordo con Elsa Fornero sul fatto che “ora tocca agli imprenditori”.
“Dobbiamo creare l’ambiente favorevole per gli investimenti con ulteriori liberalizzazioni, semplificazioni e leggi anticorruzione. Bisogna rimuovere ciò che è di ostacolo agli investimenti con l’impegno di tutti i protagonisti del Paese, a cominciare da enti locali e Regioni. Chiunque decida di investire e non ha certezze sui tempi e sulle regole – aggiunge – impiega altrove le risorse di cui dispone”.
In tema di enti locali, la discussione sul futuro delle Province nelle prossime settimane “sarà un’occasione per ridisegnare la presenza pubblica sul territorio e riordinare la presenza dello Stato. Quando andremo a ridisegnare le province rivedremo anche questure, Prefetture, uffici scolastici e via dicendo”
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