Si è aperta l’8 marzo, l’edizione 2023 della Fiera Didacta Italia, l’appuntamento fieristico sull’innovazione nel mondo della scuola che ha luogo a Firenze, negli spazi della Fortezza da Basso. La Tecnica della Scuola, presente all’evento, ha avuto modo di incontrare Jose Mangione, ricercatrice Indire e responsabile struttura ricerca piccole scuole.
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“Didacta è stata fondamentale per promuovere la nuova visione di scuola che Indire e in particolare il gruppo ‘Piccole Scuole’: una scuola di prossimità, aperta al territorio, che ripensa l’offerta educativa. Un modello che va oltre quello dominante, che ripensa il contratto educativo. Non c’è più il docente solo con lo studente, ma c’è un contratto sociale, dove vi è una corresponsabilizzazione tra la scuola e il territorio. Lo strumento che permette di formalizzare queste alleanze è appunto il patto di comunità, fondamentale per restituire quell’essere responsabile in maniera partecipata a supporto della scuola”.
Patto di comunità significa coinvolgere scuole di ogni grado?
“Attraversa ogni livello scolastico, ed è legato ad una vision che la scuola e la comunità condividono. Ci sono patti per ogni ciclo, fino alle superiori”.
A livello territoriale come sono distribuiti?
“Ce ne sono in tutto il territorio nazionale, quelli sostenuti con il finanziamento del Ministero sono circa 700. Ce ne sono a livello locale, cittadino, di più reti di scuole”.
C’è stato spazio anche per una breve chiacchierata con Pasquale Bonasora, presidente Labsus.
Voi date un supporto per realizzare i patti educativi.
“Labsus è un ente di ricerca che cerca di realizzare forme di relazione tra cittadini, persone, comunità. In questo quadro il patto educativo è uno strumento necessario per immaginare un modello scolastico innovativo che riproponga un cuore antico della scuola, il ritrovamento di un rapporto tra scuola e territorio”.
Ci sono già realtà allestite e organizzate?
“Sì, tra poco verrà pubblicato il nostro report annuale che analizzerà più di cento patti educativi di comunità di tutta Italia”.
Il patto educativo comporta anche una gestione dei finanziamenti del Pnrr?
“Il patto educativo si basa sulla costruzione di relazioni generative, che attraggono anche risorse economiche. Alcune linee del Pnrr o dei Fondi Strutturali possono diventare elementi che favoriscono questo sistema relazionale”.
Le scuole che vogliono applicare questi patti che devono fare?
“Si può andare sul sito apposito di Indire”.
La Tecnica della Scuola presente a Didacta
La Tecnica della Scuola, attiva nel campo dell’informazione scolastica da oltre 70 anni, dopo il successo di Fiera Didacta Sicilia, è stata presente per la prima volta alla Fiera Didacta Italia allo stand C27 (padiglione Cavaniglia), nella sezione dedicata all’editoria e alla stampa di settore.
L’obiettivo è stato quello di riflettere sulle novità relative alla formazione dei docenti e degli studenti come l’Intelligenza Artificiale, Chat Gpt, il Metaverso, le materie Stem, Scuola 4.0 e la Robotica Educativa: insomma, tutti elementi della scuola del futuro.
Le attività della Tecnica della Scuola a Fiera Didacta Italia, in duplice qualità di testata giornalistica e di ente di formazione accreditato dal Mim, sono state molteplici, da interviste itineranti a momenti di approfondimento con formatori ed esperti sui temi più disparati.