Che cosa sono i Patti Educativi di Comunità e che cosa servono? In che cosa si differenziano rispetto alla consueta progettazione con il territorio? Perché proprio ora se ne sente la necessità? Perché la comunità? Qual è la differenza con il territorio? Qual è la comunità di riferimento per la scuola? Questi e molti altri interrogativi che fondamentalmente pongono il problema del senso e del significato di questo. VAI AL CORSO
Ma vediamo cosa ha chiarito il ministero dell’Istruzione sull’argomento, attraverso una specifica Faq.
I Patti educativi di comunità sono accordi tra gli enti locali, le istituzioni pubbliche e private operanti sul territorio, le realtà del terzo settore e le scuole, per promuovere e rafforzare la collaborazione tra la scuola e tutta la comunità.
Si tratta di una modalità di coinvolgimento del territorio affinché questo si renda sostenitore, d’intesa e in collaborazione con la scuola, della fruizione del capitale sociale espresso dal territorio medesimo, ad esempio negli ambiti della musica d’insieme, dell’arte e della creatività, dello sport, dell’educazione alla cittadinanza, della vita collettiva e dell’ambiente, delle tecniche digitali e delle conoscenze computazionali.
Nell’ambito del “Piano scuola estate”, i patti di comunità possono essere impiegati dalle scuole in particolare per la realizzazione delle attività della II Fase: Rinforzo e potenziamento competenze disciplinari e della socialità, nel periodo luglio-agosto.
Su questi argomenti il corso I patti educativi di comunità, conosciamoli fondo, in programma dall’8 settembre a cura di Lucia Dalla Montà.
Il percorso formativo, partendo da un approfondimento dei concetti e dei significati in ciascuno dei termini che compongono la triade “Patti Educativi di Comunità”, prenderà in esame gli aspetti di maggiore criticità per giungere allo svelamento di molte delle potenzialità che questi strumenti racchiudono.
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