
Alternanza scuola lavoro, come la vivono gli studenti? Si tratta davvero di un buon modo per inserirsi nel mondo del lavoro o è più scuola che lavoro? A rivelarlo è Skuola.net, sulla base dell’ultimo Rapporto AlmaDiploma sul “Profilo dei diplomati”.
Secondo l’analisi, solo la metà di chi ha concluso il percorso delle superiori nel 2024 – il 58,6% – ha svolto effettivamente attività di stage in imprese. Nei tecnici e nei professionali il tirocinio è la forma più diffusa di PCTO (oltre 8 su 10), nei licei è assolutamente quella minoritaria. Con buona pace di chi aveva in mente l’alternanza scuola-lavoro per avvicinare i giovani liceali al mondo del lavoro.
Che attività fanno i liceali?
A farla da padrone – per il 76,8% degli intervistati – sono i surrogati di tali esperienze, ovvero attività di orientamento riconosciute all’interno dei PCTO. Formule come ‘Impresa in Azione’ (11,9%), ‘Impresa Formativa Simulata’ (9,6%) e il ‘Service Learning’ (6,1%).
Non sorprende che gli studenti assolutamente soddisfatti delle attività di PCTO siano poco più del 20%, con una decrescita costante dal 2020 in poi: cinque anni fa i diplomati che ritenevano molto utile l’alternanza erano oltre il 30%.
Se allarghiamo le maglie e includiamo nei promotori anche coloro parzialmente soddisfatti, la situazione migliora: passiamo a un indice di gradimento positivo che riguarda il 68,8% degli intervistati, con una maggiore soddisfazione che si rileva tra i diplomati professionali, seguiti dai tecnici e dai liceali (rispettivamente 81,4%, 76,9% e 60,7%).
La valutazione sulle attività
La valutazione sulle attività di tirocinio e stage è più positiva proprio laddove l’esperienza formativa risulta più diffusa, quindi negli indirizzi professionali e tecnici: l’82,6% dei diplomati professionali e il 76,2% dei tecnici li ritiene particolarmente utili, contro il 55,9% dei liceali.