Un maggiore impegno per la sicurezza sul lavoro, attraverso lo sviluppo di una cultura organizzativa orientata alla prevenzione e alla formazione. È il monito del presidente di Confindustria Emanuele Orsini, volto a mettere fine alle morti sul lavoro, attraverso il manifesto firmato dalle imprese.
Punto fondamentale è la ‘Carta di Lorenzo’, firmata da Confindustria davanti ai genitori di Lorenzo Parelli, morto il 21 gennaio 2022 in un’azienda metalmeccanica vicino Udine nel suo ultimo giorno di alternanza-lavoro. Un tragico incidente per un ragazzo di soli 18 anni. In questi anni la famiglia del ragazzo si è battuta affinché ci sia maggiore sicurezza per gli studenti che affrontano i percorsi lavorativi associati alla scuola. Da qui la nascita della ‘Carta di Lorenzo’ che, come afferma ‘Il Sole 24 Ore’, prevede un maggiore coinvolgimento degli studenti nella progettazione dei percorsi formativi, un collegamento costante tra studente, tutor scolastico e tutor aziendale e un sistema di riconoscimento per le imprese virtuose.
Anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha voluto scrivere un messaggio: “La tragica morte di Lorenzo Parelli durante uno stage ha drammaticamente richiamato l’attenzione dell’intera società italiana sui processi che accompagnano i giovani nell’ingresso nel mondo del lavoro. La sottoscrizione della ‘Carta di Lorenzo’ in una sede significativa come il Consiglio Generale di Confindustria, sottolinea l’impegno che il sistema delle imprese intende assumere nei confronti della sicurezza negli ambienti di lavoro per una maggiore tutela degli studenti impegnati in percorsi di formazione in azienda”.
Ci sono aggiornamenti sul caso di Lorenzo Parelli, lo studente morto diciotto anni nel gennaio del 2022 nell’azienda in cui stava svolgendo il percorso di alternanza scuola lavoro, a Udine. Come riporta La Repubblica, è stata accolta la richiesta di patteggiamento della ditta.
Il patteggiamento prevede una pena di 3 anni e una sanzione pecuniaria di 20 mila euro. Poi sono stati chiesti 3 anni e 4 mesi per l’operaio che quel giorno lavorava con la vittima, e 2 anni per il tutor affiancato allo studente. Le ipotesi di reato sono omicidio colposo, violazione delle norme antinfortunistiche e omissione di controllo.
Il processo è stato aggiornato al 29 ottobre per repliche e sentenza. La famiglia di Lorenzo non si è costituita nel procedimento penale: è stata risarcita in sede civile.
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