Lo scorso 2 maggio, a Radio Cusano Campus, nel corso della puntata del programma radiofonico L’Italia s’è desta, il nostro direttore Alessandro Giuliani ha discusso del tema delle novità relative ai percorsi di alternanza scuola lavoro.
ASCOLTA IL PODCAST
Secondo il direttore, che ha parlato dei pericoli a cui i ragazzi sono esposti, non dovrebbero più verificarsi casi del genere: “Innanzitutto bisogna capire per quale motivo un ragazzo viene posto in una catena di montaggio con pericoli evidenti. Ciò è avvenuto nel caso di Lorenzo Parelli e in altri casi, ci sono state altre due vittime. Al concertone del 1 maggio a Roma erano presenti i genitori di Lorenzo, con una dignità incredibile, che hanno presentato una Carta con cui si vuole introdurre una maggiore sicurezza”.
Introdotta la figura del docente coordinatore
Cosa cambierà con il Decreto Lavoro, oggi in Gazzetta Ufficiale? “Lo stesso giorno è stato approvato in Consiglio dei Ministri un Decreto Lavoro che introduce novità sull’alternanza scuola lavoro. Questi percorsi già prevedevano una convenzione e parametri di sicurezza che evidentemente non vengano rispettati. Adesso è stato stabilito che ci sarà un documento di valutazione dei rischi con una specifica sezione che indichi le misure di prevenzione e i dispositivi di protezione. Ciò integrerà le convenzioni già stipulate. C’è anche la nuova figura del docente coordinatore di progettazione che si sovrappone al tutor, un docente che si occupa di seguire classe per classe l’evoluzione del percorso formativo in azienda”, ha aggiunto.
Cambieranno davvero le cose?
Ma servirà davvero a cambiare le cose? Giuliani si dice scettico: “Il problema è molte aziende non svolgono attività formative inerenti al percorso di studi. Il percorso però va fatto, senza queste esperienze non si può fare la maturità, si tratta di circa 150 ore. Alcune aziende utilizzano i ragazzi, collocandoli all’interno dei cicli produttivi senza adeguate misure di sicurezza. Ha fatto benissimo il Governo a introdurre nuovi obblighi ma siamo sicuri che il ragazzo sarà affiancato da un tutor durante attività pericolose? Possiamo stipulare le convenzioni più virtuose possibili, ma se poi non se ne dà seguito ritorniamo al punto di partenza”.
“La sicurezza riguarda tutti. Ma logicamente un liceale non può gestire macchine ad alto pericolo senza che nessuno lo protegga. Non si può pensare di mandare il figlio a scuola e non rivederlo più”, questo il commento amaro del nostro direttore Alessandro Giuliani.