Il Ministro dell’istruzione Valditara ha annunciato su Twitter, e poi in una serie di dichiarazioni stampa, di voler ridefinire i PCTO, dopo che è esplosa ieri la notizia del mancato risarcimento alla famiglia di Giuliano, studente morto durante uno stage, due volte vittima di un modello di scuola lavoro iniquo e ingiusto
“Se da una parte è importante che il Ministro parli finalmente di tutela della sicurezza sul lavoro” dichiara Paolo Notarnicola coordinatore della Rete degli Studenti Medi, “dall’altra il il problema principale rimane sempre lo stesso: il Ministro si rifiuta di fare questa discussione insieme alle organizzazioni che rappresentano gli studenti, negando ogni possibilità di incontro.
L’augurio è che la discussione non si soffermi solo sul tema della contrattualizzazione di tirocinanti e stagisti, ma che ci sia la possibilità di riflettere sul modello in sé di rapporto tra scuola e lavoro, ponendosi come obiettivo primario il contrasto alla precarietà giovanile e al lavoro nero, cui tantissimi giovani sono costretti.
“Solo gli studenti” continuano i rappresentanti della Rete “sanno davvero quali e quanti sono i problemi dei PCTO. Noi abbiamo costruito un percorso, attraverso decine di momenti di confronto ed elaborazione, e abbiamo proposto un modello alternativo di rapporto tra Scuola e lavoro, che superi i PCTO e rafforzi proprio quella componente di tutela del lavoro a cui fa riferimento il Ministro, ponendo in essere risposte pratiche che vadano a rafforzare il concetto di legalità nell’ambito lavorativo. Non capiamo il motivo per il quale non ci sia stata una convocazione degli studenti e delle loro associazioni: Valditara ci ascolti e si confronti con noi studenti!”
Rete degli Studenti Medi