Le attività di Pcto sono state al centro delle discussioni per diverso tempo. Dai gravissimi episodi registrati nel 2022 alle proteste e le manifestazioni dei ragazzi contrari a questo tipo di progetti, fino alle indicazioni del ministro Valditara che vuole rendere più sicure le attività dei ragazzi.
Nelle ultime ore il sindacato USB si è interessato a un particolare caso in Sicilia, ovvero di studenti che hanno svolto l’attività di Pcto presso la base Nato di Sigonella. Per questo è stato chiesto un incontro con il direttore dell’Usr Sicilia Giuseppe Pierro che ha chiarito che i progetti riguardano esclusivamente l’aeronautica italiana e non coinvolgono in nessun modo la NAS Sigonella utilizzata per le operazioni della Nato, che il tipo di attività è di natura esclusivamente “tecnica” ed è legata alla specificità delle materie di studio degli studenti.
L’USB ha ribadito la contrarietà all’alternanza scuola lavoro, ancor di più se viene svolta presso strutture militari di qualsiasi tipo e all’interno di un processo di militarizzazione dell’isola.
“Una base militare non è un semplice “luogo di lavoro”, dovrebbero capirlo in primis i dirigenti scolastici e i docenti delle scuole che hanno avviato questi protocolli: in una base militare ci si prepara a fare la guerra, la “tecnicità” di qualsiasi operazione è propedeutica ad uno scenario di guerra, stiamo formando i nostri studenti all’idea della normalità della guerra – spiega il sindacato – diciamo con chiarezza che la scuola pubblica statale non può arruolarsi, ma anzi deve diventare luogo di proposta di pace, di diplomazia e di solidarietà internazionale”.