“Bene l’approvazione definitiva del decreto legge per la funzionalità del sistema scolastico e della ricerca che contiene misure importanti a partire dalla estensione della card per acquisti culturali anche ai ragazzi residenti stranieri in possesso di permesso di soggiorno. Ma è, soprattutto, per il mondo della scuola che arrivano novità di rilievo: l’opportunità per i docenti di richiedere l’assegnazione provvisoria interprovinciale in deroga al vincolo triennale, la possibilità per gli insegnanti inseriti nelle graduatorie di merito del concorso 2012 per la scuola dell’infanzia di essere assunti anche in regioni diverse da quelle per cui hanno concorso, la garanzia circa il pagamento tempestivo delle somme dovute al personale della scuola per incarichi di supplenza breve e saltuaria. Inoltre, proseguirà fino al 30 novembre 2016 il programma Scuolebelle che, grazie a questo provvedimento, è stato rifinanziato con 64 milioni di euro. Per i disabili, infine, viene confermata una nuova modalità transitoria di calcolo dell’ISEE relativo ai nuclei familiari con componenti con disabilità più giusta ed equa, anche ai fini del riconoscimento di prestazioni scolastiche agevolate, in attesa dell’adozione delle modifiche al regolamento vigente volte a recepire le recenti sentenze del Consiglio di Stato”.
Lo dicono i deputati del Pd componenti della commissione Cultura Maria Coscia, Mara Carocci, Maria Grazia Rocchi, Camilla Sgambato e Umberto D’Ottavio.
“Infine – proseguono i deputati dem – il PD ha accolto con grande soddisfazione l’impegno del governo ad intervenire in fase di approvazione dei primi provvedimenti utili affinché sia superata la distinzione tra organico di fatto e organico di diritto, siano ricollocati i docenti assunti dalle graduatorie di merito nella regione in cui hanno espletato il concorso e, infine, che sia limitato il ricorso all’istituto della reggenza nelle istituzioni scolastiche. Soprattutto, gli ultimi due impegni ci sembrano importanti e coerenti con la volontà del gruppo Pd di risolvere due questioni: quella dei docenti assunti in fase b e quella per cui ancora troppe scuole sono affidate in reggenza laddove la Buona scuola punta proprio sul ruolo rafforzato del dirigente scolastico per rilanciare l’autonomia”.