Nella scuola, il Governo Renzi non ha tagliato posti, ma con la Legge di riforma 107/15 assunto oltre 100mila docenti. Inoltre ha cambiato in meglio la Pubblica Amministrazione. È l’esatto contrario di quanto hanno fatto in passato Forza Italia a Lega Nord uniti. A sostenerlo è stata la senatrice Pd Francesca Puglisi, sino a qualche mese fa responsabile scuola del Partito Democratico, intervenendo il 9 gennaio a Sky tg24.
Le accuse alla destra
Messa a confronto con la deputata di Forza Italia Debora Bergamini, la Puglisi ha tenuto a dire che “il Pd in tre anni ha assunto 132 mila nuovi professori ed ha approvato la riforma della P.A., mentre la destra di Forza Italia e della Lega nei governi di Berlusconi ha tagliato cattedre e posti di lavoro”.
La senatrice democratica, che un anno fa aveva parlato di 180mila precari assunti dal Governo Renzi (“grazie a noi ora possono accendere un mutuo”) ha anche prospettato che “se la destra dovesse malauguratamente tornare al governo scuola e pubblico impiego tornerebbero ad essere massacrati da tagli di organico”.
I tagli degli ultimi Governi Berlusconi
Il riferimento della Puglisi è principalmente agli ultimi Governi Berlusconi. Qualli che hanno approvato, ad esempio, il lungo blocco delle assunzioni della gestione Moratti (ben tre anni consecutivi, fino al 2004), ma soprattutto alla Legge 133 del 2008, la cui applicazione ha cancellato quasi 4mila istituti, dirigenti, Dsga, con relative segreterie annesse, oltre che un alto numero di ore di tempo scuola (dal modulo e dalla compresenza nella primaria, fino al numero di ore settimanali alle superiori) con conseguente sensibile decremento delle cattedre curricolari.