Politica scolastica

PD: le Indicazioni nazionali a modello dell’attuale maggioranza di governo

Guai ai vinti? Può essere per il Partito Democratico che si è svegliato dal torpore con un documento, postato sul suo sito ufficiale, di aspra critica alla Indicazioni nazionali voluti dal Ministro dell’istruzione e del merito, Giuseppe Valditara, che già, d’altra parte, tante critiche sta subendo.

Oltre a non essere frutto, dice il Pd, di un coinvolgimento ampio di tutta la comunità scolastica, il testo del ministro Valditara vuole costruire una scuola a modello dell’attuale maggioranza di governo, “in cui si confonde il concetto di autorevolezza con quello di autorità, si punta a disarticolare lo sviluppo del pensiero critico in favore di una trasmissione passiva e nozionistica dei contenuti”, mentre si guarda ”ideologicamente”,  ad una“scuola del passato”, in antitesi con lo “sviluppo democratico delle istituzioni scolastiche e delle conquiste didattiche e pedagogiche indispensabili per una scuola ed un’epoca di profonde trasformazioni”.

Con questo testo governativo, fa sapere il Partito Democratico, “si usa la scuola per affermare il manifesto ideologico della destra di governo”, con l’obiettivo finale di considerare l’istruzione “di proprietà di chi governa”, con l’ambizione di “educare (non più formare) in senso sovranista una nuova generazione di giovani”, mortificando il “pensiero critico e di capacità analitiche” presentando la storia, non “nella sua complessità ed universalità”, ma “obbligando gli alunni a una visione che esclude le relazioni sovranazionali e globali, secondo “una visione semplicistica e classista”.

Inoltre, sottolinea il Pd, “di fronte alle paure e le difficoltà che la scuola e la società vivono, il ministro indica come soluzioneil ritorno a un passato mitizzato in cui la severità e la rigidità sarebbero l’argine alla dissolutezza e al declinoMera propaganda che rischia però di produrre danni profondi al sistema di istruzione, allo sviluppo di un pensiero critico nelle giovani generazioni, alle loro opportunità formative”.

 Per il Partito democratico è allora “fondamentale promuovere un grande e collettivo dibattito civile e democratico intorno alle nuove Indicazioni Nazionali per evitare che cali il silenzio su questo tentativo di demolire il sistema di istruzione democratico, scardinando il suo mandato educativo e la sua funzione di emancipazione sociale”.

Il Partito Democratico, si legge infine, vuole promuovere una “riflessione in dialogo e ascolto di associazioni professionali, educatori, sindacati, docenti, studenti, dirigenti scolastici, dando voce ai pensieri che stanno maturando intorno a questo testo, in difesa della scuola democratica ed inclusiva per tutti e per ciascuno.  È lì che sta crescendo e che crescerà il mondo del futuro”.

Pasquale Almirante

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