Oggi, 26 novembre, il pilota di motociclismo 26enne Francesco “Pecco” Bagnaia ha ottenuto il suo secondo titolo mondiale in MotoGp vincendo anche il gran premio di oggi, a Valencia. Ma qual è stata l’esperienza a scuola del pilota cresciuto a Chivasso, nel torinese?
Difficile coniugare sport e scuola
Lo ha raccontato lo stesso sportivo qualche anno fa a Il Corriere della Sera, spiegando le difficoltà in cui spesso incappano i ragazzi che intendono fare un percorso da atleti a livello agonistico nel coniugare sport e scuola. “Se non trovi un preside che ti agevola è dura. A Chivasso e in generale nel Torinese non c’è la cultura delle moto dell’Emilia o delle Marche. Quando non ero a scuola volavano i 2 e i 3, così è difficile recuperare. Facevo l’Itis, studiavo meccanica e mi piaceva, ma ho smesso e oggi studio inglese”, ha detto sei anni fa.
“Avessi dato retta agli altri avrei dovuto smettere, me lo dicevano a scuola gli insegnanti, me lo diceva qualche team, lo scriveva qualche giornalista e me lo ha detto il medico qui a Torino perché da piccolo soffrivo di asma”, ha detto, spiegando che i suoi docenti non lo hanno spronato a seguire il suo sogno.
I complimenti di Valditara
Il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara ha commentato su X: “Fantastiche vittorie oggi per l’Italia. Complimenti a tutta la squadra azzurra, al grande Jannik Sinner in particolare e alla Ducati di Pecco Bagnaia che con il suo team, per il secondo anno di seguito, è campione del mondo”.
Fantastiche vittorie oggi per l'Italia. Complimenti a tutta la squadra azzurra, al grande @janniksin in particolare e alla @DucatiMotor di @PeccoBagnaia che con il suo team, per il secondo anno di seguito, è campione del mondo.
— Giuseppe Valditara (@G_Valditara) November 26, 2023
Sinner ha inizialmente abbandonato gli studi
Spesso abbiamo parlato dell’esperienza a scuola dei personaggi famosi. Per ultimo il tennista Jannik Sinner.
Sinner, classe 2001, nato nella provincia di Bolzano, come riporta Skuola.net, ha 22 anni e non ha conseguito il diploma nella scuola pubblica. Lo sportivo ha frequentato l’istituto economico fino al quarto anno, scuola che ha abbandonato per i troppi impegni sportivi. Il tennista ha più volte espresso la volontà di finire gli studi.
Come ha raccontato il suo primo istruttore a Il Corriere della Sera “la sua vita era solo tennis e scuola, finché ha potuto coniugare studio e sport: poi ha dovuto dare la maturità di ragioneria da privatista a Bolzano. Non ha mai avuto una vera gioventù e ancora oggi si diverte con un giro in mountain bike, un’escursione in montagna. Ma esiste solo il tennis: la sua vita, il suo lavoro, la sua fissazione, il suo amore”.