Giuseppe Di Mauro, presidente della Società italiana di pediatria preventiva e sociale (Sipps), rivolgendosi ai genitori li esorta a vaccinare i figli dai 5 agli 11 anni come regalo di Natale e per l’Epifania: “Vacciniamo i bambini contro questi due “diavoli” virali, coivid e influenza, e toglieremo dalla circolazione una grande fetta di problemi, perché fuori resterebbero così solo i virus più irrisori. Male non fa. Quest’anno infatti i patogeni hanno rialzato la testa”.
Per questo Di Mauro propone per i 5-11enni un “doppio regalo”, – spiega all’Adnkronos Salute. Due vaccini per dare loro “una maggiore serenità, e proteggerli” per affrontare “attività importanti come la scuola”.
Il vaccino contro l’influenza può giocare un ruolo altrettanto importante, insieme all’anti-Covid per il quale in questi giorni si stanno aprendo le prenotazioni.
“Avere la febbre a 39, che sia per influenza o per Covid, fa scattare in ogni caso tutto il sistema dei controlli, e delle quarantene in caso di contagio da Sars-CoV-2. Togliendo questi due elementi importanti in termini di impatto, portiamo al minimo le sindromi a rischio. Ricordo che anche l’influenza non è banale, specie quest’anno”.
Anche il virologo Andrea Crisanti, ospite di ‘Otto e mezzo’ su La7, ha detto a proposito della variante Omicron: “E’ una novità che sarebbe stato meglio non avere. È molto contagiosa ed è in grado di infettare anche chi è stato vaccinato, perlomeno da 3-4 mesi”. E poi sul vaccino anti-covid per i bambini tra i 5 e gli 11 anni, somministrato a partire dal 16 dicembre, ha aggiunto: “Israele ha vaccinato circa 100mila bambini, gli Stati Uniti 2 milioni e i dati sono ottimi, hanno pochissimi effetti collaterali, ma anche loro hanno dovuto affrontare la riluttanza dei genitori. C’è uno zoccolo duro da convincere. Ma ora abbiamo dati su milioni di bambini. Il 50% di bambini vaccinati è alla portata, possiamo arrivarci”.