Anche l’Anffas (Associazione nazionale delle famiglie e delle persone con disabilità) prende posizione sui chiarimenti forniti dal Ministero in materia di compilazione del PEI.
Con un comunicato di queste ore l’Associazione fa sapere di aver accolto con favore la nota n. 1718 del 28 maggio 2024 di cui già abbiamo parlato.
La nota del Ministero chiarisce che, in assenza del Profilo di Funzionamento, non ancora adottato dalle strutture sanitarie competenti, non è possibile compilare le tabelle C e C1 dei Piani Educativi Individualizzati (PEI). Di conseguenza, le scuole sono invitate a utilizzare i modelli nazionali PEI vigenti, escludendo le parti relative al Profilo di Funzionamento.
L’Anffas ricorda che per gli alunni già in possesso di certificazione per l’anno scolastico 2023/2024, i Gruppi di Lavoro Operativi (GLO) devono, entro il 30 giugno, effettuare la verifica finale e compilare la sezione 11 del PEI, seguendo l’art. 15 del D.I. 182/2020, senza le tabelle C e C1. Questo processo richiede una valutazione globale dei risultati raggiunti e l’aggiornamento delle condizioni di contesto per l’anno successivo. Il GLO dovrà inoltre proporre il fabbisogno di ore di sostegno basandosi sulle osservazioni sistematiche e sulle diagnosi funzionali.
Per gli alunni che hanno ottenuto la certificazione per la prima volta, si dovrà redigere un “PEI provvisorio”, includendo le sezioni 1, 2, 12, 4 e 6. In assenza del Profilo di Funzionamento, le scuole dovranno fare riferimento alla diagnosi funzionale e al profilo dinamico funzionale per determinare il numero di ore di sostegno e le risorse necessarie.
L’Anffas sottolinea che i chiarimenti forniti dal Ministero rappresentano solo una risposta parziale alle criticità segnalate due settimane fa. L’Associazione, insieme a FISH, continua a chiedere l’eliminazione delle tabelle C e C1, ritenute inapplicabili e controproducenti perché ostacolano il GLO nel determinare adeguatamente il numero di ore di sostegno.
Inoltre, Anffas ha richiesto l’urgente convocazione dell’Osservatorio permanente per l’inclusione scolastica e l’implementazione di una procedura efficace per il riconoscimento della condizione di disabilità in età evolutiva.
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