Si avvicina la scadenza del 31 ottobre (scadenza non perentoria) per la stesura e presentazione del Pei – Piano educativo personalizzato – ma molte scuole sono ancora nel caos. Nel nuovo appuntamento della Tecnica della Scuola Live, datato 14 ottobre, dal titolo Caos Pei, ecco un modello alternativo, i nostri esperti, il dirigente Salvatore Impellizzeri e l’insegnante Katia Perdichizzi, hanno fornito un modello di Pei alternativo, che “salva” alcune delle sezioni del precedente Pei, così come il Ministero dell’Istruzione le aveva progettate prima dell’intervento del Tar, integrandole con nuovi spunti e suggerimenti operativi.
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Tra i suggerimenti dell’esperta Katia Perdichizzi, quello relativo all’accostamento e all’integrazione delle due sezioni osservazione dell’alunno e osservazione del contesto, al fine di proporre un protocollo osservativo che miri a osservare l’alunno nel contesto in maniera più integrata, così da progettare interventi e azioni altrettanto integrati e coerenti.
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Un modello – lo precisiamo – puramente esemplificativo, utile solo come punto di partenza e come supporto per i docenti impegnati nell’elaborazione del Piano educativo personalizzato, ma che dovrà passare necessariamente attraverso le normali dinamiche progettuali di condivisione del lavoro da parte di tutti i soggetti coinvolti, in modo sinergico, nella stesura del piano. Una nota di metodo, questa, non superflua, che lo stesso dirigente Impellizzeri tiene a precisare, segno della svolta culturale che il Pei porta con sé e che fa di questo documento uno strumento fondamentale per il progetto di vita dell’alunno con disabilità, esattamente il contrario di ciò che è un adempimento scolastico prettamente burocratico.