Oggi, 8 ottobre, si è tenuta la presentazione dei risultati italiani dell’Indagine internazionale CREATIVE THINKING – OCSE PISA 2022. Ad intervenire, oltre a Roberto Ricci, presidente INVALSI, anche Laura Palmerio – Responsabile Area Indagini internazionali INVALSI, Margherita Emiletti – Ricercatrice INVALSI e Riccardo Pietracci – CTER INVALSI.
Il rapporto PISA 2022 introduce, per la prima volta, in un’indagine comparativa su larga scala, la misurazione delle capacità di pensiero creativo tra gli studenti quindicenni, ponendo in tal modo l’accento su un aspetto cruciale dell’apprendimento e dello sviluppo personale.
Questo nuovo approccio non si è limitato a valutare competenze accademiche tradizionali, ma ha analizzato la capacità degli studenti di generare, valutare e migliorare idee in modo produttivo, mettendo in evidenza la loro propensione a esplorare soluzioni innovative e a risolvere problemi complessi in modo originale.
L’Italia ha un punteggio di 31 su 60 (inferiore di 33 punti rispetto alla media Ocse). I Paesi che hanno ottenuto i risultati migliori nel pensiero creativo sono Singapore, Corea, Canada e Australia, con una media di almeno 37 punti, ben al di sopra della media internazionale OCSE. In Europa, i migliori risultati sono stati raggiunti da Estonia, Finlandia (36 punti) e Danimarca (35 punti). Oltre ai Paesi citati, Lettonia, Belgio, Polonia e Portogallo sono gli unici altri Paesi ad aver conseguito un risultato superiore alla media OCSE. Tra i Paesi OCSE, è la Colombia ad aver registrato il punteggio più basso, con 26 punti.
I risultati per area geografica mostrano una differenza di sei punti tra gli studenti del Nord Ovest e del Nord Est (34 punti) e quelli del Sud (28 punti). Gli studenti del Sud Isole riportano una media di 29 punti, mentre gli studenti del Centro si collocano a metà della distribuzione italiana dei risultati, con 31 punti.
Se consideriamo i punteggi per tipologia di scuola, il range di differenza si espande ulteriormente ed arriva a dieci punti sulla scala di pensiero creativo. I Licei, con un punteggio medio di 34 punti, si posizionano ben al di sopra degli Istituti Professionali e dei Centri di Formazione Professionale, che riportano un punteggio medio di 24 punti. Questo sembra suggerire che il tipo di scuola frequentata possa avere un impatto ancora maggiore sui risultati nel pensiero creativo rispetto all’area geografica di appartenenza.
Gli studenti che frequentano Licei tendono a sviluppare competenze di pensiero creativo più elevate, a prescindere dalla loro provenienza geografica. Le scuole pubbliche hanno registrato in media un punteggio maggiore di tre punti rispetto alle scuole private a livello nazionale come a livello internazionale.
In Italia, il 76% degli studenti ha raggiunto almeno un livello base di competenza nel pensiero creativo (Livello 2), una percentuale in linea con la media OCSE. Questi studenti sono in grado di generare idee appropriate per compiti espressivi e di risolvere problemi da semplici a moderatamente complessi, dimostrando anche la capacità di generare idee o soluzioni originali in contesti familiari.
Nel Nord Est, questa percentuale è prossima all’85%, mentre nel Sud è del 64%. Analogamente a quanto osservato per i punteggi medi, tra i Licei, la percentuale di studenti che raggiunge almeno il livello base è dell’85%, mentre negli istituti professionali e nei centri di formazione professionale la percentuale scende al 50%. In 21 dei 64 Paesi partecipanti è stato osservato un dato analogo, con più della metà degli studenti che non ha raggiunto questo livello base di competenza nel pensiero creativo.
Esiste un’associazione chiara e significativa tra genere e risultati in pensiero creativo a favore delle ragazze. In media, nei Paesi OCSE, le ragazze hanno ottenuto un punteggio superiore di circa tre punti. In nessun Paese partecipante i ragazzi hanno superato le ragazze in questo ambito di rilevazione.
Nei Paesi con risultati migliori, il divario di genere è simile alla media OCSE (3 punti). Fa eccezione la Finlandia, dove i ragazzi hanno ottenuto in media sei punti in meno rispetto alle ragazze, comportando una riduzione del punteggio complessivo del Paese. In Italia la differenza è di due punti a favore delle ragazze e risulta significativamente inferiore a quella della media OCSE. Le differenze sono maggiori nel centro Italia (3 punti) seguito da Nord Est e Sud Isole (2 punti).
Nel Nord Ovest e nel Sud non sono state registrate differenze significative tra il rendimento in pensiero creativo di ragazze e ragazzi. Le differenze maggiori sono osservate negli istituti professionali (3 punti) seguiti dagli Istituti Tecnici (2 punti). Nei Licei e nei Centri di formazione professionale non sono state osservate differenze tra il rendimento di ragazze e ragazzi.
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