Didattica

Pensiero critico, l’esperto: docenti ne sono portatori, le esperienze didattiche possono segnare la vita e modificare atteggiamenti

I docenti dovrebbero insegnare il pensiero critico? E perché? “I docenti sono ottimi portatori di pensiero critico, sennò non insegnerebbero. Si tratta più che altro di affinare la competenza didattica per trasmetterla alle nuove generazioni con qualche idea in più, qualche contesto in più che potrebbe fare la differenza”, queste le parole del docente e formatore Giovanni Morello nel corso della diretta Fake news e luoghi comuni, stiamo insegnando agli studenti a pensare in modo critico?, andata in onda sul canale YouTube e sul canale Facebook della Tecnica della Scuola lo scorso 11 gennaio.

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Esperienze di apprendimento, possono aprire la mente

Secondo il docente Morello, i docenti possono fare molto in classe, anche impiegando poche energie, per aprire la mente degli studenti: “A volte per i ragazzi un’esperienza di apprendimento è qualcosa che si porta dentro per sempre, che non si dimentica, che modifica il proprio comportamento, può segnare tutta la vita. Robe che magari impegnano una mezz’oretta ma che lasciano un segno profondo. Attività di questo tipo potrebbero lasciare un segno profondo e magari spingere la mente in altre direzioni”, ha aggiunto.

Cos’è il critical thinking?

Da me non imparerete filosofia, ma a filosofare, non a ripetere pensieri, ma a pensare. Con queste parole Immanuel Kant invitava i suoi studenti a riflettere con la propria testa e ad essere consapevoli e autonomi nelle decisioni (personali e professionali) che li riguardano da vicino. Insegnava ad accogliere i dubbi, a superare gli errori e a discutere le idee utilizzando le parole in modo appropriato, con cura, in quanto sono il ponte più solido tra passato e futuro (Ivano Dionigi).

La realtà in cui viviamo si sviluppa su molteplici livelli, ognuno con un proprio grado di complessità che concorre a definire la nostra società per come la percepiamo.

Il critical thinking può essere così visto come l’ingrediente che feconda tutti gli ambiti di pensiero, il lievito che garantisce la crescita della mente (Massimo Baldacci). Il Master si propone come un’opportunità per insegnare agli alunni e agli studenti a usare il pensiero critico al fine di rafforzare e migliorare la loro capacità di comprendere e di orientarsi nel mondo che ci circonda.

Il Master di I livello

Su questi argomenti il Master di I livello Quando la realtà ci inganna. Insegnare ad usare il pensiero critico per orientarsi nel mondo e rispondere alle sue sfide in collaborazione con l’Università Telematica degli Studi IUL. Le iscrizioni scadono il 29 febbraio 2024. L’inizio delle attività didattiche è previsto entro il mese di marzo 2024.

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Laura Bombaci

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