“Il pensiero critico non è una facoltà, che si ha o non si ha. Si tratta di una cosa che può essere educata, sviluppata e perfino allenata. Se sappiamo come siamo fatti, questo ci aiuta a cadere un po’ meno in certi meccanismi”, queste le parole del docente e formatore Giovanni Morello, pronunciate ai microfoni della Tecnica della Scuola nel corso della diretta dello scorso 11 gennaio dal titolo “Fake news e luoghi comuni, stiamo insegnando agli studenti a pensare in modo critico?“.
Da me non imparerete filosofia, ma a filosofare, non a ripetere pensieri, ma a pensare. Con queste parole Immanuel Kant invitava i suoi studenti a riflettere con la propria testa e ad essere consapevoli e autonomi nelle decisioni (personali e professionali) che li riguardano da vicino. Insegnava ad accogliere i dubbi, a superare gli errori e a discutere le idee utilizzando le parole in modo appropriato, con cura, in quanto sono il ponte più solido tra passato e futuro (Ivano Dionigi).
La realtà in cui viviamo si sviluppa su molteplici livelli, ognuno con un proprio grado di complessità che concorre a definire la nostra società per come la percepiamo.
Il critical thinking può essere così visto come l’ingrediente che feconda tutti gli ambiti di pensiero, il lievito che garantisce la crescita della mente (Massimo Baldacci). Il Master si propone come un’opportunità per insegnare agli alunni e agli studenti a usare il pensiero critico al fine di rafforzare e migliorare la loro capacità di comprendere e di orientarsi nel mondo che ci circonda.
Su questi argomenti il Master di I livello Quando la realtà ci inganna. Insegnare ad usare il pensiero critico per orientarsi nel mondo e rispondere alle sue sfide in collaborazione con l’Università Telematica degli Studi IUL. Le iscrizioni scadono il 29 febbraio 2024. L’inizio delle attività didattiche è previsto entro il mese di marzo 2024.
Obiettivo del Master – rivolto ai docenti del I e II ciclo – è dunque quello di insegnare a usare quelle strategie didattiche necessarie per sviluppare nei propri allievi un approccio critico autonomo. Leggere la realtà, scomporre le informazioni che riceviamo, distinguere tra notizie vere e fake news, potenziare le abilità e le attitudini degli studenti attraverso un orientamento formativo o conoscere i pericoli dei social sono solo alcune delle strade che il Master intende esplorare.
Ogni modulo si riferisce alle discipline scolastiche (in modo diretto o trasversale), offrendo strategie didattiche e strumenti, come ad esempio il problem solving e l’apprendimento situato, che possono supportare il docente nell’attività didattica; si tratta innanzitutto dunque di insegnare a porsi domande, ad affrontare il sapere in modo curioso, a discutere e argomentare la propria idea e i contenuti delle discipline per aiutare gli studenti a orientarsi; e questo a partire dalla capacità di conoscersi e comprendersi. I temi affrontati durante le lezioni sono presentati come compiti di realtà: i problemi complessi e aperti richiedono, infatti, conoscenze, competenze, capacità relazionali e personali che gli studenti devono imparare a utilizzare.
Il Master sviluppa capacità e competenze per insegnare a:
Il Master si rivolge principalmente a docenti di ogni ordine e grado di scuola, educatori e professionisti del mondo dell’educazione. Il titolo minimo di accesso è il Diploma di laurea o titolo equivalente e/o equipollente.
Il Master vale 1,25 punti per il concorso docenti, 1 punto in Graduatoria provinciale (GPS) e 1 punto per quanto riguarda la Mobilità.
Il percorso prevede per ciascun modulo momenti di didattica erogativa (videolezioni asincrone e lezioni sincrone), momenti di didattica interattiva (interventi didattici da parte del docente o del tutor, spiegazioni aggiuntive, forum di approfondimenti, blog, wiki, e-tivity, test di verifica) e momenti autoapprendimento (studio individuale ed autonomo).
Il percorso prevede anche lo svolgimento di un Project work e di una tesi finale che verranno svolti con il costante supporto online del docente e del tutor. La discussione finale si svolgerà in presenza in una delle sedi comunicate durante il corso.
Modulo | SSD | CFU |
Modulo 1 – Reti neurali, conoscenza e complessità: le neuroscienze e il pensiero critico nella didattica | M-FIL/02 – LOGICA E FILOSOFIA DELLA SCIENZA | 6 |
Modulo 2 – L’arte del domandare: insegnare ad usare il pensiero critico per prendere decisioni consapevoli ed affrontare problemi complessi | M-FIL/01 – FILOSOFIA TEORETICA | 6 |
Modulo 3 – Insegnare a ragionare, ad argomentare e a persuadere | M-FIL/06 – STORIA DELLA FILOSOFIA | 6 |
Modulo 4 – I bias cognitivi nell’insegnamento, nella vita di tutti i giorni, negli eventi scientifici. Perché commettiamo errori? | M-STO/05 – STORIA DELLE SCIENZE E DELLE TECNICHE | 6 |
Modulo 5 – Orientarsi con il pensiero critico: esercizi di didattica orientativa a partire dalle discipline umanistiche | L-FIL-LET/10 LETTERATURA ITALIANA | 6 |
Modulo 6 – Fake news ed educazione finanziaria: come la statistica favorisce una lettura consapevole dei dati | SECS-S/02 – STATISTICA PER LA RICERCA SPERIMENTALE E TECNOLOGICA | 3 |
Modulo 7 – Pensiero critico e politica: per un’analisi di alcuni fenomeni sociali, culturali e linguistici | SPS/08 SOCIOLOGIA DEI PROCESSI CULTURALI E COMUNICATIVI | 3 |
Modulo 8 – Il lavoro sul pensiero critico e le grandi sfide della didattica oggi. Come l’insegnare a pensare impatta sugli aspetti centrali dell’insegnamento | M-PED/01 PEDAGOGIA GENERALE E SOCIALE | 6 |
Modulo 9 – Critical Thinking, pensiero computazionale e IA generativa nella didattica: per un approccio sistematico alla risoluzione dei problemi | M-PED/04 – PEDAGOGIA SPERIMENTALE | 3 |
Modulo 10 – Studenti e digitale: educazione ai social e problemi emotivi. Come confrontarsi con i media | M-PED/03 – DIDATTICA E PEDAGOGIA SPECIALE | 3 |
Project Work | 6 | |
Tesi | 6 | |
TOTALE | 60 |
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