Nella legge di bilancio 2025 c’è qualche novità rispetto la possibilità di andare in pensione anticipatamente rispetto alla pensione di vecchiaia fissata a 67 anni. Ci sarebbe l’opportunità di andare in pensione anticipata a 64 anni solo per chi è in un regime totalmente contributivo ed ha almento 25 anni di contributi versati ed ha uno stipendio il cui ammontare lordo mensile, che potrebbe essere integrato dal contributo mensile di previdenza integrativa, è di almeno tre volte l’assegno sociale minimo.
Le dichiarazioni del leader della Lega Matteo Salvini, riguardanti la norma in legge di bilancio 2025 che consente ad alcuni lavoratori di andare in pensione anticipata a 64 anni di età anagrafica, sono molto forti e inequivocabili: ” Si tratta di un ulteriore passo in avanti verso lo smantellamento di quella schifezza che è la legge Fornero“.
Con oggettività puramente matematica, quello che è previsto nella legge di bilancio 2025 rispetto la pensione anticipata a 64 anni di età anagrafica, non si tratta assolutamente di uno smantellamento della legge Fornero, ma piuttosto di un inasprimento di quanto già era previsto nella Legge di riforma delle pensioni avanzata dal Governo Monti nel 2012. Andare in pensione a 64 anni sarà sempre più difficile perchè il dipendente deve trovarsi in un sistema pensionistico contributivo puro, quindi non dovrà avere nemmeno un periodo lavorativo prima dell’1 gennaio 1996, dovrà avere maturato 25 anni di contributi versati e dal 2030, c’è scritto nella legge di bilancio 2025, dovrà avere maturato almeno 30 anni di contributi puri e senza nessun arrotondamento. Inoltre il lavoratore dipendente, che potrebbe anche essere un insegnante o un ATA, dovrà percepire uno stipendio lordo mensile almeno pari a tre volte l’assegno minimo della pensione sociale.
Quindi non c’è stato nessuno smantellamento della legge Fornero semmai i requisiti per accedere alla pensione anticipata si sono matematicamente inaspriti, ponendo degli evidenti limiti di accesso a questa opportunità di anticipare di tre anni la pensione di vecchiaia.
I nuovi requisiti di accesso, dal 2025, alla pensione anticipata all’età anagrafica di 64 anni, sono i seguenti: 1) età anagrafica di almeno 64 anni compiuti entro il 31 dicembre 2025; 2) avere almeno 25 anni di contributi versati dal 2025 e 30 anni di contributi dal 2030; 3)soglia minima stipendiale deve essere tre volte l’assegno sociale, ma dal 2025 è concesso raggiungere questa soglia sommando allo stipendio mensile la rendita della previdenza integrativa come per esempio il fondo Espero della scuola.
Appare ovvio che i requisiti per accedere a questo tipo di pensione anticipata si sono inaspriti passando ad un aumento da 20 a 25 di anni di contribuzione minima dopo il 31 dicembre 1995 e aumentando la soglia minima di stipendio da 2,8 a 3 volte dell’importo l’assegno sociale.
In buona sostanza chi nel 2025 avrà maturato 64 anni di età e 25 anni di contributi (5 anni in più rispetto ai canonici 20 previsti dalla Legge Dini e mantenuti dalla Legge Fornero), e avrà uno stipendio lordo pari ad almeno 3 volte l’assegno sociale (che attualmente nel 2024 corrisponde a 534,41 euro mensili netti), potrà uscire da lavoro e andare in pensione in anticipo rispetto ai 67 anni.
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