Personale

Pensione anticipata, come funziona l’opzione RITA

I lavoratori della scuola per andare in pensione anticipata possono avere un’opzione alternativa.
Infatti, anche per quest’anno la legge di bilancio ha confermato la possibilità di andare in pensione con RITA, rendita integrativa per la pensione anticipata.  Proviamo a capire come funziona per i lavoratori della scuola.

Pensione anticipata: che cos’è RITA?

La pensione anticipata RITA è uno strumento di cui possono beneficiare tutti coloro che hanno aderito ad un Fondo di previdenza complementare, come ad esempio il Fondo Espero per i dipendenti della scuola.

Per andare in pensione in questo modo è però necessario avere accumulato almeno 5 anni di permanenza nel fondo e 20 anni di contribuzione INPS.

In tale modalità, invece di attingere al fondo accumulato per la pensione integrativa, il lavoratore che accede alla misura RITA utilizza invece quel capitale accumulato nel tempo come una rendita anticipata, in attesa di maturare i requisiti per il pensionamento ordinario.

Inoltre, la rendita potrà essere al massimo di 5 anni e potrà seguire un’erogazione mensile, bimestrale o trimestrale.

Uno dei vantaggi più evidenti di RITA è che, oltre a godere di particolari agevolazioni fiscali, questa può essere richiesta anche insieme all’APE volontaria o all’APE sociale.

Generalmente, però, la pensione anticipata RITA viene utilizzata da chi non ha i requisiti per usufruire delle altre uscite anticipate.

Pensione anticipata, RITA: le due strade possibili

Chi sceglie RITA, tuttavia, ha comunque due opzioni di scelta:

– Riscattare in anticipo l’intero capitale maturato con i fondi della previdenza complementare

– liquidare solo una parte di questa

Nella prima soluzione, il lavoratore rinuncerà alla pensione integrativa futura, mentre nel secondo caso la rendita complementare non si annullerà del tutto ma avrà cifre decisamente più basse.

Pensione anticipata, come fare domanda

Per accedere alla pensione anticipata RITA bisognerà produrre un’autocertificazione su un modulo previsto dalla società che gestisce il fondo di pensione integrativa, quindi ad esempio, nel caso dei lavoratori della scuola, sarà un modulo fornito da Espero.

Alla domanda deve essere allegata la copia del documento di identità, l’attestazione della maturazione dei 20 anni di contributi nel regime obbligatorio di appartenenza e una certificazione rilasciata dall’Ente previdenziale di appartenenza (es. estratto conto integrato o altra certificazione).

Fabrizio De Angelis

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