Alla luce delle novità in materia pensionistica introdotte dalla Legge di Bilancio 2024, il Ministero ha disposto la riapertura delle funzioni per la presentazione delle domande di cessazioni dal servizio del personale scolastico dal 1° settembre 2024.
Il termine ultimo per la presentazione delle relative istanze di cessazione dal servizio, con effetti dall’inizio dell’anno scolastico 2024/25, è fissato al 28 febbraio 2024.
L’articolo 1, comma 138 della legge 30 dicembre 2023, n. 213, ha previsto che possono beneficiare della cd. “opzione donna” le lavoratrici che entro il 31 dicembre 2023 abbiano maturato un’anzianità contributiva pari o superiore a 35 anni e un’età anagrafica di almeno 61 anni, ridotta di un anno per ogni figlio nel limite massimo di due anni e al ricorrere di una delle seguenti condizioni:
oppure
Il comma 139 del medesimo articolo ha esteso – in via sperimentale – al 2024 il trattamento di “pensione anticipata flessibile”. Il novellato articolo 14.1, in particolare, prevede la facoltà di accedere alla pensione anticipata al raggiungimento, nell’anno 2024, di un’età anagrafica di almeno 62 anni e di un’anzianità contributiva minima di almeno 41 anni. La norma prevede, altresì, che per coloro che maturano i requisiti nell’anno 2024 il trattamento di pensione anticipata è determinato secondo le regole di calcolo del sistema contributivo e in ogni caso “il trattamento di pensione anticipata è riconosciuto per un valore lordo mensile massimo non superiore a quattro volte il trattamento minimo previsto a legislazione vigente, per le mensilità di anticipo del pensionamento rispetto al momento in cui tale diritto maturerebbe a seguito del raggiungimento dei requisiti di accesso al sistema pensionistico”.
La pensione, pertanto, sarà liquidata in misura non superiore a quattro volte il trattamento minimo per il 2024 sino al compimento dell’età per la pensione di vecchiaia (67 anni per il biennio 2024/2025), raggiunta la quale verrà messo in pagamento l’intero importo della pensione.
Le istanze dovranno essere presentate, tramite il sistema Polis, entro il 28 febbraio 2024, utilizzando le funzioni che saranno disponibili nell’ambito della sezione “Istanze Online” del sito.
Le istanze Polis disponibili sono:
È escluso il personale in carico alle province di Trento e Bolzano.
Deve essere formulata un’unica istanza, in cui gli interessati devono anche esprimere la volontà di interrompere/non interrompere il rapporto d’impiego, nel caso in cui venga accertata la mancata maturazione dei requisiti.
Rimane confermato, anche per i dirigenti scolastici, il termine finale del 28 febbraio 2024 per la presentazione delle domande di dimissioni volontarie e delle altre tipologie di accesso al trattamento pensionistico.
Sempre la Legge di Bilancio 2024 ha previsto il posticipo del termine di scadenza del periodo di sperimentazione dell’APE sociale al 31 dicembre 2024, con innalzamento dell’età anagrafica minima prevista a 63 anni e 5 mesi e ha confermato le condizioni per l’accesso a tale beneficio nei confronti dei lavoratori dipendenti che si trovano nelle condizioni di cui all’articolo 1, comma 179, lettere a), b) e c) della legge n. 232 dl 2016 o che svolgono attività c.d. gravose (lettera “d” del medesimo comma).
Nello specifico, rientrano tra le professioni c.d. gravose, che danno diritto all’APE sociale, i “Professori di scuola primaria, pre-primaria e professioni assimilate” – codice Istat 2.6.4.
Infine, il Ministero precisa che le lavoratrici che hanno presentato domanda di cessazione Polis per opzione donna con esito positivo circa la verifica del diritto a pensione e che presenteranno anche la domanda di riconoscimento delle condizioni per l’accesso all’APE sociale, esclusivamente entro e non oltre il 31 marzo 2024 (cosiddetto 1° scrutinio 2024), potranno – dopo aver ricevuto la comunicazione dall’Inps dell’esito positivo dell’istruttoria – comunicare tempestivamente alla competente struttura territoriale dell’INPS la rinuncia alla domanda di pensionamento opzione donna eventualmente già presentata.
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