In merito alla pensione di reversibilità abbiamo scritto più volte, spiegando come ottenere l’assegno e i requisiti che il defunto deve avere per riversare la propria pensione ai cari.
In questo articolo spieghiamo invece in quali circostanze è possibile ottenere l’assegno di reversibilità per nipoti, genitori e fratelli.
La pensione di reversibilità è un diritto che spetta ai superstiti di lavoratori dipendenti e lavoratori autonomi deceduti, che abbiano versato della contribuzione o siano titolari di pensione erogata dall’Inps.
La pensione ai superstiti, è bene chiarire, decorre dal primo giorno del mese successivo a quello del decesso dell’assicurato o del pensionato. Quindi, se il decesso è avvenuto nel mese di febbraio, la pensione ai superstiti scatterà a partire dal 1° marzo.
E’ importante distinguere, però, fra:
– pensione indiretta, cioè quando il deceduto possedeva un’assicurazione e non titolare di pensione. E’ da sottolineare che i superstiti del titolare di assegno ordinario di invalidità vengono considerati superstiti di assicurato, non essendo l’assegno reversibile;
– pensione di reversibilità, se il deceduto era titolare di una pensione diretta, cioè di vecchiaia, anzianità ora anticipata, inabilità e invalidità.
Prima di tutti, ha diritto all’erogazione della pensione di reversibilità il coniuge superstite, con alcune precisazioni:
Se il deceduto dopo il divorzio si è risposato, il compito di dividere il trattamento di reversibilità tra coniuge superstite e coniuge divorziato compete al tribunale.
Sarà l’Inps, pertanto, a procedere alla ripartizione della prestazione tra gli aventi diritto, che abbiano presentato domanda intesa a ottenere la pensione indiretta o di reversibilità, sulla base di quanto stabilito dal giudice, a decorrere dal primo giorno del mese successivo a quello della notifica del provvedimento con il quale il tribunale ha attribuito una quota di pensione al coniuge divorziato.
Oltre al coniuge superstite, hanno diritto all’erogazione della pensione anche i figli che, alla data del decesso, siano:
Nella nozione di “figli”, precisiamo, rientrano quelli nati nel matrimonio o meno, adottati, affiliati, legalmente riconosciuti o giudizialmente dichiarati, nati da precedente matrimonio del deceduto.
Ne hanno diritto anche i figli nati postumi, entro il trecentesimo giorno dalla data del decesso del genitore.
Sono considerati a carico del deceduto i figli:
Ed eccoci al tema principale dell’articolo: oltre al coniuge superstite, e ai figli, hanno diritto alla pensione di reversibilità i nipoti minori, equiparati ai figli, conviventi – purché non titolari di pensione o di altri redditi tali da determinare un’autosufficienza economica – a totale carico del deceduto che provvedeva al mantenimento.
Inoltre, bisogna ricordare anche che in mancanza del coniuge, dei figli e dei nipoti, la pensione può essere erogata ai genitori che abbiano superato i 65 anni di età, non pensionati che risultano alla data di morte del lavoratore e/o pensionato a carico del medesimo.
Infine, nel caso dovessero mancare il coniuge, i figli, i nipoti e i genitori, la pensione di reversibilità può essere erogata ai fratelli celibi o alle sorelle nubili se inabili, non pensionati che risultano alla data di morte del lavoratore e/o pensionato a carico del medesimo.
Coniuge e figli | Percentuale |
---|---|
coniuge senza figli | 60% |
coniuge con un figlio | 80% |
coniuge con due o più figli | 100% |
Figli senza coniuge (*) | Percentuale |
---|---|
un figlio |
70% |
due figli | 80% |
tre o più figli | 100% |
(*) ai nipoti spettano le stesse quote dei figli
Genitori | Percentuale |
---|---|
un genitore | 15% |
entrambi i genitori | 30% |
Fratelli celibi e sorelle nubili | Percentuale |
---|---|
un fratello/sorelladue fratelli/sorelle
tre fratelli/sorelle (15% per ogni fratello/sorella sino al massimo del 100%) |
15%30%
45% |
Come riporta il sito Inps, per ottenere l’assegno di reversibilità è’ necessaria la domanda di pensione.
La domanda, può essere presentata presso gli Uffici centrali o periferici dell’INPS, sia direttamente sia tramite Patronato, ovvero on line collegandosi direttamente al sito. Alla domanda deve essere allegata la seguente documentazione:
Inoltre, bisogna anche ricordare che
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