“La Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Ragusa ha sequestrato, su ordine del Tribunale, oltre 1,2 milioni di euro nei confronti di 5 insegnanti di scuola secondaria distaccati allo Snals, il Sindacato Nazionale Autonomo Scuola che sono stati denunciati lo scorso anno per reato di truffa aggravata ai danni dello Stato”.
La notizia, che inquieta, sul quotidiano La Sicilia di Catania che fra l’altro fa riferimento alla inchiesta delle Fiamme Gialle le quali, dopo aver passato al setaccio la documentazione acquisita dagli istituti bancari e avvalendosi della collaborazione dell’Inps, “sono riusciti ad accertare che gli indagati avevano indebitamente percepito una quota pensionistica integrativa dagli Enti Previdenziali, facendo falsamente figurare di aver ricevuto nell’ultimo anno di servizio retribuzioni maggiorate per indennità integrative”.
Una truffa insomma in piena regola, anche perché, riporta sempre La Sicilia, “gli ex insegnanti nell’ultimo anno di servizio, prima di essere collocati in pensione, avrebbero percepito dal sindacato indennità aggiuntive mensili inesistenti con conseguente versamento delle contribuzioni, maturando poi il diritto a ricevere, oltre al normale trattamento pensionistico, una ulteriore pensione integrativa facendo nettamente lievitare le mensilità”.
Sembra inoltre, scrive il quotidiano catanese, che gli stessi indagati abbiano dichiarato che “le notevoli indennità aggiuntive percepite nell’ultimo anno lavorativo sarebbero state versate in contanti dal sindacato e, dunque, non tracciabili”.
Ma non solo, sembra pure che “una parte significativa delle presunte indennità aggiuntive sarebbe stata versata ai futuri pensionati in contanti e nel giorno festivo di ferragosto”.
Per questo il Tribunale di Ragusa, ha emesso un apposito decreto “di sequestro preventivo finalizzato alla confisca diretta e per equivalente fino alla somma complessiva di euro 1.214.715,98, pari all’ammontare complessivo delle somme indebitamente percepite dagli ex insegnanti sino all’intervento dell’Inps che ha provveduto a sospendere immediatamente i pagamenti onde evitare un ulteriore aggravio all’Erario”.
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