Truffa aggravata continuata nei confronti dell’Inps: è l’accusa da cui si deve difendere una sindacalista di Pordenone che “gonfiava” i contributi per la pensione.
Secondo quanto riporta l’Ansa il 20 dicembre, la Polizia Tributaria di Gorizia, coordinata dal sostituto procuratore Paolo Ancora, sostiene che una sindacalista, appartenente al comparto scuola, avrebbe avuto i vantaggi, in modo illecito, “recuperando somme indebitamente percepite per circa 50.000 euro e interrompendo indebite maggiorazioni sulla pensione”.
“Dagli accertamenti delle Fiamme Gialle è emerso che la sindacalista, assieme a due membri del direttivo, anch’essi indagati, abusando delle agevolazioni previste dalla “Legge Treu” legate al versamento di contributi pensionistici integrativi, avrebbe ottenuto in maniera irregolare la maggiorazione della pensione”.
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Il tutto, sarebbe stato fatto, tra l’altro, “senza coinvolgere o interpellare il Consiglio Provinciale del sindacato, i tre avrebbero approvato una delibera nella quale venivano attribuiti alla dirigente, per l’anno scolastico 2009/2010, incarichi aggiuntivi retribuiti per 30.000 euro, che invece facevano già parte del suo ruolo”.
La Finanza ha accertato che le somme necessarie per far maturare la pensione maggiorata erano state fornite direttamente dall’indagata sotto forma di “donazioni” a favore del sindacato, che successivamente le venivano restituite.
Nei confronti della donna è stato quindi eseguito il sequestro preventivo “per equivalente” di denaro e di un immobile per un importo di 50mila euro, corrispondente alla cifra indebitamente percepita dalla sindacalista.
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