Attualità

Pensione scuola. Maestro e collaboratore scolastico lavori gravosi? I prof discriminati

Come abbiamo già anticipato, di recente la commissione sui cosiddetti lavori gravosi ha allargato l’elenco delle professioni particolarmente pesanti. Si passa da 15 a 57 gruppi e da 65 a 203 mansioni. Vengono così introdotti, tra i lavori gravosi, anche quello dell’insegnante di scuola primaria (l’insegnante di scuola dell’infanzia era già presente in elenco) nonché del collaboratore scolastico.

A scuola si lamentano discriminazioni

L’estensione delle mansioni gravose comporterà l’allargamento di coloro che hanno diritto ad anticipare la pensione, grazie all’indennità ponte della cosiddetta Ape sociale cui si ha diritto a 63 anni con 36 di contributi, a patto di aver svolto una mansione gravosa per 6 anni negli ultimi 7 o 7 negli ultimi 10. Si parla in tutto di circa mezzo milione di lavoratori interessati.

Gli esclusi lamentano discriminazioni. Nella redazione della Tecnica della Scuola, infatti, ci giungono le considerazioni dei professori di scuola secondaria che ci ricordano che prima del ruolo in sé, un mestiere risente anche del contesto sociale e cittadino in cui si colloca. In altre parole, i professori delle scuole di frontiera, ad esempio, non potranno beneficiare di un provvedimento che consentirebbe loro di “staccare la spina” da situazioni fortemente ansiogene e psicologicamente logoranti come quelle che si riscontrano in classi di quattordicenni che ogni giorno bisogna strappare alla strada. Insomma, in che modo il lavoro del collaboratore scolastico dovrebbe, di per sé, essere più gravoso di quello di un insegnante di scuola media o superiore?

Quali criteri per rientrare in una mansione gravosa?

La lista dei lavori gravosi è stata stilata in base ai criteri Inail che applicano ai mestieri del mansionario Istat tre indici:

  • frequenza degli infortuni rispetto alla media,
  • numero di giornate medie di assenza per infortunio,
  • numero di giornate medie di assenza per malattia.
Carla Virzì

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