L’importo medio della pensione di una donna italiana è decisamente inferiore a quello di un uomo di quasi il 30%: 14.780 euro contro 20.697 euro.
I dati a confronto (relativi al 2016) sono stati resi pubblici, il 26 ottobre, dall’Osservatorio Inps sui flussi di pensionamento, e confermano che sebbene le donne rappresentino la quota maggioritaria sul totale dei pensionati (il 52,7%), gli uomini percepiscono il 55,7% dei redditi pensionistici.
Genere a parte, gli assegni di quiescenza risultano in perenne discesa: sempre l’Osservatorio dell’istituto di previdenza nazionale, ha rilevato che nei primi nove mesi del 2017 sono state liquidate in totale 380.378 pensioni: ebbene, l’importo medio è stato pari a 1.049 euro.
Intanto, crescono, seppure di poco, le pensioni liquidate ai lavoratori parasubordinati: nei primi nove mesi del 2017 il loro importo medio è risultato pari a 223 euro, in aumento rispetto ai 197 euro medi degli assegni liquidati nell’intero anno passato, ma ancora decisamente basso.
In generale, le cose vanno meglio. Ma c’è poco da sorridere. Perchè già oggi il 39,1% degli attuali pensionati, ovvero 6,3 milioni di persone, ha un reddito da pensione inferiore ai mille euro al mese.
Poi, il 38,4% dei pensionati percepisce redditi che vanno tra i 1.000 e i 2.000 euro. Mentre i “fortunati” con oltre 2.000 euro al mese sono il 22,5% (più di 3,6 milioni pensionati), con importi che pesano per il 35,7% sulla spesa pensionistica totale.
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