“Oggi chi nel pubblico impiego esce con ‘Quota 100’ deve aspettare per ottenere la liquidazione sette anni”: cinque anni per arrivare a 67 di età, più il biennio ulteriore che devono attendere tutti. A ricordarlo è Massimo Battaglia, segretario generale della Confsal Unsa, parlando ai microfoni di Rai Radio Uno.
Per ovviare il problema, il Governo conta di introdurre a breve l’anticipo del Tfs-Tfr fino 45 mila euro, attraverso la formula del prestito bancario agevolato.
Ma secondo il sindacalista, questa non è però la soluzione utile a ridurre la lunga attesa: “I lavoratori del pubblico che vanno in pensione hanno diritto alla liquidazione. non a un prestito bancario sui cui bisogna comunque pagare interessi. Alcune banche già lo fanno all’1% e scendere è difficile”, ha detto Battaglia, replicando così alla ministra della Pubblica amministrazione Fabiana Dadone, invece positiva sulla formula del prestito bancario.
Battaglia ricorda che si parla da tempo dell’esigenza di equiparare il pubblico impiego al lavoro privato, che garantisce “la liquidazione immediata”.
Quindi rivendica: “il diritto non può essere barattato con un prestito bancario”. E poi, evidenzia, “c’è una sentenza della Consulta che ha invitato il Governo a risolvere la questione con una legge, non basta un prestito bancario”.
Dal canto suo, il Governo si dice pronto – attraverso il viceministro all’Economia, Antonio Misiani – a “costruire un sistema pensionistico che vada al di là della Fornero con un meccanismo più equo e anche più sostenibile dal punto di vista finanziario di quanto non sia stata Quota 100”.
“Quota 100 – ha aggiunto – finirà nel 2021, stiamo dialogando con le forze sociali per mettere in campo un meccanismo di flessibilizzazione dell’età di pensionamento che sia strutturale. Quota 100 ê stata venduta da Salvini come una riforma della Fornero ma in realtà era una misura assolutamente transitoria”, ha concluso Misiani.
Per il Governo, tuttavia, gli effetti di ‘Quota 100’ sono da considerare importantissimi.
“Le precedenti leggi, in particolare quella Fornero, sono state troppo pesanti a livello di sostenibilità per il Paese e – ha detto la ministra della Pubblica Amministrazione, Fabiana Dadone – hanno bloccato l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro, in particolare nella pubblica amministrazione”.
“Sulla Quota 100 deve rimanere fermo il triennio di sperimentazione, che è utilissimo (che si conclude a fine 2021 n.d.r.). Poi, se ci saranno ulteriori valutazioni da fare, si faranno. Per il momento però trovo giustissimo mandare le persone in pensione a un’età equa”.
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