Concluse le festività natalizie, l’attività del governo subirà una decisa accelerazione. Arriverà il decreto di inizio anno che conterrà le attese misure del reddito di cittadinanza e quello della riforma delle pensioni.
Entro il 15 gennaio potrebbe essere varato dal consiglio dei ministri. Poi il testo sarà trasmesso in Parlamento per la conversione in legge.
Secondo le ultime indiscrezioni giornalistiche sembra che verranno confermate, con il nuovo anno, Ape social e opzione donna, almeno per un altro anno.
Tutto questo verrà affiancato al sistema delle quote, cioè la possibilità di pensionamento anticipato nel triennio 2019-2021 con i requisiti minimi di 62 anni e 38 di contributi.
OPZIONE DONNA – Viene riconosciuta alle lavoratrici dipendenti nate entro il 31 dicembre 1959 (un anno prima per quelle autonome) con versamenti pari o superiori a 35 anni il diritto all’assegno pensionistico.
APE SOCIAL – Viene riconosciuto per ex lavoratori in condizioni di svantaggio economico con 63 anni e 30 di contributi il diritto alla richiesta dell’anticipo pensionistico non oneroso della durata massima di 43 mesi.
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