Novità in vista per le pensioni.
Il governo Conte, nel presentare il decreto fiscale, ha annunciato la proroga dell’opzione donna, sottolineando che si permetterà alle lavoratrici con 58 anni, se dipendenti, o 59 anni, se autonome, con 35 anni di contributi, di andare in pensione.
Anche in questo caso non si chiarisce se l’età annunciata contiene anche la decorrenza (la cosiddetta finestra mobile di un anno) utilizzata finora (ma a partire da 57 anni) e gli incrementi dell’aspettativa di vita (12 mesi in totale nel 2019) che porterebbero nel complesso l’età effettiva nella quale si percepisce la pensione a 60 anni per le dipendenti e 61 per le autonome.
Ciò significa che basterebbero 35 anni di contributi ma si avrebbe l’assegno calcolato interamente con il metodo contributivo, che equivale ad un taglio permanente anche del 30% dell’assegno pensionistico.
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