Dal 10 aprile 2020 l’accredito di prestazioni pensionistiche e non pensionistiche sul conto corrente, sul libretto di deposito o di risparmio, sulla carta prepagata ricaricabile viene semplificato.
Il beneficiario non dovrà più presentare all’Inps i modelli predisposti dalla propria banca o ente di credito.
In una circolare, l’Inps spiega le nuove modalità – semplificate – che permetteranno di acquisire i dati dei “percettori di prestazioni”. Viene messo in campo un sistema, il “Data Base Condiviso”, che semplifica le procedure e permette alle persone di limitare gli spostamenti.
Finora chi chiedeva l’accredito della propria prestazione su conto corrente, libretto o carta ricaricabile doveva presentare all’Inps un modulo cartaceo. Il modulo, peraltro, cambiava a seconda delle prestazioni richieste e doveva essere sempre “validato” dalla propria banca o ente di credito.
La procedura accertava la corrispondenza delle generalità del titolare con quelle del percettore della prestazione.
Ora l’Inps – con la collaborazione di Poste Italiane e delle banche “alle quale è contrattualmente affidato il servizio di pagamento delle prestazioni” – adotta “sistemi informatici per la validazione degli strumenti di pagamento in modalità telematica”.
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