Nella legge di bilancio 2025 c’è una novità importante che modifica la norma del pensionamento d’ufficio per chi compie i 65 anni entro il 31 agosto 2025 ed ha raggiunto i 41 anni e 10 mesi di contributi se donna o i 42 anni e 10 mesi di contributi se maschio. Fino all’anno scolastico 2023/2024, un docente che aveva raggiunto i 65 anni di età anagrafica ed aveva maturato l’anzianità contributiva di 41 e 10 mesi per le donne o 42 e 10 mesi per i maschi, veniva mandato in pensione d’ufficio senza fare la domanda, adesso, con la legge di bilancio 2025, è abolita la cessazione d’ufficio alle suddette condizioni.
Legge di bilancio 2025 con fiducia del Senato
Proprio in queste ore di tarda mattinata del 28 dicembre 2025, in Senato si sta votando la fiducia per l’approvazione della Legge di bilancio 2025 già passata il 20 dicembre alla Camera. Tra le norme previste nella legge di bilancio c’è quella prevista dall’art.1 commi 162-163-164-165 che di fatto non consentirà più il pensionamento d’ufficio per i dipendenti della scuola, quindi anche per i docenti, nel caso del raggiungimento di una età anagrafica di 65 anni al 31 agosto 2025 e una maturazione di contributi di almeno 41 anni e 10 mesi per le donne e 42 anni e 10 mesi per gli uomini.
In particolare il comma 163 della legge di bilancio 2025, abroga l’art.2, comma 5, del decreto legge 101 del 31 agosto 2013, convertito in Legge n.125 del 30 ottobre 2013, che stabiliva all’età anagrafica di 65 anni il collocamento a riposo d’ufficio a chi avesse acquisito i diritti contributivi massimi. Tale età anagrafica non poteva essere modificata dall’elevazione dei requisiti anagrafici previsti per la pensione di vecchiaia e avrebbe costituito un limite non superabile.
In buona sostanza è stato abrogato il limite dei 65 anni di età come requisito per collocare in quiescenza d’ufficio chi avrà maturato il limite massimo contributivo previsto per legge. Nel caso del personale scolastico tale limite resta fissato a 41 anni e 10 mesi per le donne e 42 e 10 mesi per gli uomini, ma l’età anagrafica per la pensione d’ufficio dal 2025 sale a 67 anni.