Pensioni ed esuberi, per Angeletti ci sono troppi allarmismi: stime infondate

Nessun allarmismo sulle pensioni degli italiani. Sembra voler gettare acqua sul fuoco il segretario generale della Uil, Luigi Angeletti, dopo le forti preoccupazioni espresse nelle ultime ore dall’Inps, derivanti dalla soppressione dell’Inpdap, con tanto di richiesta al Governo di urgenti “interventi correttivi”.
Parlando della spending review a margine di un convegno della Scuola superiore della Pubblica Amministrazione, il leader della Uil ha detto che “il buco dell’Inpdap è reale, ma ciò non significa che le pensioni sono a rischio. Ciò comporterà – ha proseguito – il trasferimento di risorse dallo Stato nelle casse dell’Inps. La copertura ci deve essere per forza. Lo Stato deve garantire il trasferimento di soldi“.
Angeletti ha anche dichiarato che i numeri sugli esuberi nella Pubblica Amministrazione, circa 24mila, indicati dal Governo “sono inaffidabili” perché si basano su “stime che sono infondate“. Il sindacalista ha aggiunto che il sindacato “sta valutando tutti gli aspetti da prendere in considerazione per indurre il Governo a cambiare il provvedimento“.
Sulla possibilità che il sindacato confederale possa proclamare lo sciopero contro il decreto varato dal Governo, il numero uno della Uil ha così replicato: “Nulla è escluso, nessuna iniziativa è stata esclusa“. E a chi gli chiedeva se tutte le organizzazioni sindacali siano d’accordo sulla possibilità dello sciopero, Angeletti ha risposto: “Penso di sì“.
Anche in casa Cgil, con in testa i lavoratori della conoscenza guidati da Mimmo Pantaleo, si comincia a parlare di sciopero generale contro una spending review che si sta rivelando indigesta a molti.
I malumori crescenti dei rappresentanti dei lavoratori devono essere giunti anche nei palazzi “alti”. Tanto che nella stessa giornata dell’11 luglio il ministro della Funzione pubblica, Filippo Patroni Griffi, ha fatto sapere che convocherà i sindacati: “presumibilmente la prossima settimana“, ha detto ai giornalisti  a margine dello stesso convegno cui era presente Angeletti.
Patroni Griffi ha aggiunto che il confronto coi sindacati servirà per un “esame congiunto” sul processo di riorganizzazione della Pubblica Amministrazione, alla fine del quale potrebbero esserci gli ipotizzati esuberi.
La frase finale, però, non fa presagire nulla di buono. “Spero che tutti i sindacati facciano la loro parte“. In caso contrario “decideremo”, ha concluso il ministro.
Alessandro Giuliani

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